30/11/11

Regione Lombardia il pacco delle agevolazioni alle aziende



Avete mai sentito parlare di finanziamenti agevolati regionali alle aziende? Ce ne sono un po' in tutte le Regione, in alcune meno produttive, con meno aziende sono forse più accessibili e più agevolati (molti più fondi perduti.. purtroppo)
Questi finanziamenti nascono per aiutare le aziende nella loro fase di start-up oppure per agevolare investimenti produttivi, innovazioni, ecc.
Regione Lombardia ha deciso di rendere questi finanziamenti agevolati, ma davvero agevolati..!
Infatti cosa prevedono i nuovi regolamenti:
- Che ogni finanziamento debba essere contro garantito da fideiussioni bancarie, titoli, o garanzie ti terzi purché patrimonializzati. (nemmeno i confidi sono oiù valutati)
- Che un'azienda può accedere al finanziamento se dimostra di aver speso di tasca sua almeno il 70% dell'investimento. In alternativa deve dare un ulteriore garanzia bancaria per avere un anticipo del 50%.
-Lungaggini burocratiche di 150/180 giorni minimo, verifiche e quanto altro.
Ora di agevolato cosa c'è in queste misure?
Se un azienda per avere un finanziamento deve disporre (tra garanzie ed liquidità per anticipo) di un cifra che super il finanziamento stesso? Sarebbe molto più semplice, veloce e mono oneroso operare direttamente con i propri soldi.
Se un'azienda si rivolge al credito agevolato lo fa per avere un aiuto non per essere tartassata. Persino le banche (ed ho detto tutto) si mettono a ridere davanti a certe delibere.
Altro che credito agevolato, si tratta di un bel pacco.
Complimenti a Regione Lombardia, complimenti alla struttura che ha messo in piedi gli attuali regolamenti per il credito agevolato.
Consideriamo inoltre che tutto questo si inserisce in un contesto economico veramente drammatico, con banche che difficilmente erogano finanziamenti se non super garantiti ed ad aziende con reating di livello assolutamente elevato.
Probabilmente queste persone non sanno cosa vuol dire lavorare, investire e vivono in un mondo diverso.


28/11/11

Agenzie di rating..preparano un nuovo attacco




Le agenzie di reting tornano all'attacco, come teste di pronte gettano un nuovo assalto all'economia Italiana ed Europa. Sempre al servizio di un sistema finanziario scorretto, corrotto e sleale, preparano ,'attacco a nuove ondate di speculatori.
Così come accadde per l'impero romano le cui file erano intrise di mercenari a cui le sorti dell'impero non interessavano, anche oggi il nostro sistema economico è soggetto ad una finanza disinteressata allo sviluppo del sistema stesso, ma interessata a veicolare il denaro e la ricchezze. Così come per i romani che sotto le ondate barbare vedevano i loro eserciti cadere poiché non più coesi ed uniti da un unico intento, da una formazione e struttura solida, anche la nostra economia sotto le bordate della finanza di potere risultano cadere senza il sostegno di intenti ed interessi unici, volti a difendere e tutelare L'Europa ed il nostro Paese. Non vi è capacità di decidere, di prendere una via unica, di predisporre un piano e strutturare un sistema con apposite leggi. Non vi è capacità.. o più verosimilmente vi è interesse.
Dinnanzi a questa situazione ecco il nuovo assalto all'economia europea guidata da cinesi, russi ed usa (con i loro fondi, partecipati anche da ricchi arabi) pronti ad impadronirsi delle ricchezze del vecchio continente. Così dopo aver instradato l'Italia si punta a Francie e.. Germania. Forse ancora c'è tempo ma ne rimane poco per agire coesi, in alternativa, serve un drastico cambio di rotta.
A peggiorare la situazione ci sono anche i nostri giornalisti. Una vera e propria classe di fenomeni che compone e gestisce i media.
A chiudere il cerchio ci sono i vari organi di informazione (o disinformazione di massa..)
Risulta sempre più difficile ritenere affidabili i mass-media Italiani disponibili più che mai a divulgare allarmismi e pericoli, mai una volta attenti a verificare certe notizie a cercare un contraddittorio. Lo sapete tutti, la notizia quanto più eclatante tanto più fa odiens e quindi porta soldi.
In sostanza siamo nuovamente soli a dover affrontare e sostenere dei danni causati da altri. La manovra che ci viene paventata è tosta, pesante ed ingiusta. Come un mulo, l'italiano si farà carico anche di questo fardello ed a guadagnare saranno sempre i soliti.
Purtroppo nessun altra risposta arriverà perché non esiste un punto di riferimento vero una figuta che realmente rappresenti e tuteli gli interessi degli Italiani che possa essere guida e faro per un nuovo sistema. Questo però non significa che quanto stiamo vivendo a nostro discapito sia corretto e debba essere assecondato.

25/11/11

Lettera di richiamo all'on. dott. Mario Monti





Da: Popolo Italiano

A: Dott Monti Mario

Oggetto lettera di richiamo/ammonimento per comportamento lesivo e scorretto nei confronti della sovranità popolare.


Egr. Dott Monti, in qualità di dipendente dello stato Italiano, i rappresentanti dello stesso le inviano il presente richiamo ufficiale.
Motivazione di tale richiamo è la mancanza di rispetto verso il popolo italiano poiché non si è minimamente degnato di informarlo direttamente o tramite le sue rappresentanze delle intenzioni e programmi che vuole attuare nel prossimo futuro. La cosa ancor più grave è che ha riportato tali contenuti a persone che nulla hanno a che vedere con lo Stato Italiano. Elemento ancor più riprovevole è quello di aver reso pubbliche informazioni essenziali e fondamentali per la risoluzione della crisi italiana ancor prima che le stesse fossero approvate dal Parlamento. Noi siamo l'Italia non siamo ne la Francia ne la Germania e quindi saremmo grati alla sua persona, se avesse lo stato Italiano come suo principale riferimento.

La richiamiamo quindi ad un comportamento più consono al suo incarico e più rispettoso verso gli Italiani.
Risulta pur vero che il suo bagaglio di esperienze è legato alle banche ed a un sistema che sta fallendo che ha generato questa gigantesca crisi economica e sociale e probabilmente ritiene che tutto si possa risolvere in quell'ambito (che ha contribuito a creare), ma non è così. E' ora di ridimensionare il potere di questa finanza, di distaccarsi da questa Europa basata sulla finanza e sugli interessi (che non vuole cambiare..). Le viene inoltre chiesto di rispettare la sovranità popolare , l'Italia e gli italiani prima di tutto. Questo ammonimento rappresenta il primo avviso e richiesta di rientrare nei binari primari di logicità e correttezza che il suo incarico le impone. In mancanza di tale ed ineludibile comportamento ci auspichiamo che il suo governo cada ancor prima di iniziare, perchè è auspicabile subire un default (che conti alla mano, conti reali, non sarebbe così disastroso come voglio farci credere), ma rimanere indipendenti liberi e sovrani piuttosto che essere schiavi di un sistema parassita che non considera l'essere umano al centro del suo progetto.

 Firmato
tutti gli italiani stanchi di essere presi in giro


24/11/11

I derivati all'assalto delle materie ferrose



Picola premessa:
I derivati non sono altro che contratti il cui rendimento dipende da quello di un altro bene che può essere uno strumento finanziario o un altro bene reale. Dunque le quotazioni dell'oggetto sul quale il derivato è costruito e che per questo prende il nome di bene sottostante (o underlying asset) vanno ad influire sul guadagno o sulla perdita del derivato. In sostanza un derivato è una scommessa sull'andamento futuro di un bene o di uno strumento finanziario. Insomma se lo azzecchi ti va bene altrimenti sei nella.... Direi soliti sistemi di investimento no?
Qualcuno pensava che dopo il caos creato da questi derivati il loro utilizzo fosse stato limitato. Ma quando mai??!! li hanno rivisti e ne hanno egnerato una nuova versione.
Questi fantastici e sicuri mezzi di guadagno (per chi?) Come potevano rimanere fuori dal mercato delle materie ferrose? Impossibile, infatti, nell'ultimo periodo questo sistema ha raggiunto livelli record (valori di scambio mai toccati prima) grazie anche al massiccio inserimento dei colossi cinesi che hanno determinato uno sconvolgimento nel sistema di gestione vendita e determinazione dei prezzi sulle materie prime ferrose. Gli istituti bancari si sono buttati subito a capofitto sue questo goloso piatto indovinate le due banche principali che gestiscono questi titoli quali sonio? Credit Suisse (che sfrutta gli enormi depositi esteri) e la Deutsche Bank. Rimaniamo sul colosso tedesco. Esatto la principale banca di quella Nazione che si oppone a manovre europee necessarie al ridimensionamento della crisi. le motivazioni sembra ora prendano forma, perchè le sue banche sono zeppe di titoli spazzatura e continuano ad investire (i soldi della gente) su questi prodotti, quindi i vertici politici tedeschi sono attenti a proteggere le loro banche a costo di mettere sull'astrico altre nazioni e sopratutto attenti a non sborsare soldi (per fondi o per fondi/titoli europei) che potrebbero essere preso necessari per salvare le loro di banche.
In tutto questo a guadagnare sono certamente coloro che gestiscono i derivati, mentre a rimetterci sono i soliti cittadini, in mezzo.. ci si arrangia e si sistema sempre il tutto, ovviamente ribadisco a scapito del cittadino.
Ma chi gestisce questi derivati? Un nome su tutti la IOSDA, con sede a Singapore e partecipata, udite udite da: Barclays Capital, BNP Paribas, JP Morgan, London Metal Exchange, Merrill Lynch International, Morgan Stanley Capital Group e UBS. Vi basta come indicazione per capire meglio la questione?
Queste società sostengono il valore dei derivati in quanto le società coinvolte nella compravendita di acciaio, sono in grado di gestire la loro esposizione al rischio di variazione dei prezzi, migliorando la pianificazione finanziaria. I titoli derivati, inoltre, permettono di incrementare l’efficienza del processo decisionale sugli investimenti. Oltretutto queste società dovrebbero (ma non sempre lo fanno, anzi quasi mai) accollarsi parte dei rischi.
Peccato che però queste società siano alla mercé degli speculatori e sopratutto in un momento di mancanza di liquidità (come quello attuale) i risultati a medio termine sarebbero disastrosi in quanto obbligherebbero le aziende a ricorrere a finanziamenti per sostenere i loro costi e non subire danni e perdite. Insomma un meccanismo che sulla carta da vantaggi ma dall'altra rende le aziende schiave di questi fondi che possono decidere attraverso speculazioni più o meno legali la loro sorte e la sorte dei vari investitori. Perchè una volta che i fondi hanno prosciugato il mercato .. saltano e a rimetterci sono gli investitori finali non certo le banche (sempre e comunque tutelate)
quindi gente sveglia evitate di investire in questi fondi ed evitate quelle banche e strutture che li utilizzano.

22/11/11

Obama ed il cerchio della globalizzazione




Direi che il cerchio sta per chiudersi da dove la crisi attuale aveva avuto inizio ora sta per tornare chiudendo un cerchio nel quale la deflagrazione economico/sociale ancora deve presentare il contro dei danni. Obama sta per fare i conti con una situazione politica, economica e sociale che probabilmente non avrebbe mai immaginato. Non che siano sue le colpe sia chiaro o almeno non solo sue (più correttamente sono da espandere all'establishment a cui appartiene ed alle sue opposizioni). Come precedentemente avevo riportato in un vecchio posto (<a href="lo trovate qui">) i nodi al pettine sono arrivati anche per mister Obama.
Direi che se noi siamo in crisi, Obama a breve rischia di esserlo ancora di più, ma per un assurdo gioco di domino questo metterà ancora di più in crisi noi. Sì perchè si parla di Globalizzazione, ma qui l'unica cosa globalizzata è la crisi, ed il fatto che i soldi sono veicolati da pochissimi grandi società/personaggi. A questa regola non pare essere sfuggita nemmeno l'Ameriga dell'innovatore Obama. Anzi la sua base elettorale (quelli del movimento 1%) gli sono contro e lo fanno con forza e senza mezzi termini (fortunatamente sempre in modo civile). Tempi bui e mare in burrasca anche per i soli USA.
Questa situazione porterà, si presume, alla rivisitazione dei fondamenti che hanno elaborato e prodotto l'attuale concetto di Globalizzazione, che lo è solamente in termini di debiti e di crisi economico/finanziarie mentre è una localizzazione delle ricchezze nelle amni di pochi.
La globalizzazione non deve appiattire e rendere omogeneo ma deve permettere a chiunque, mantenendo la propria identità, caratteristiche di raggiungere ogni singolo elemento nel mondo portando ed ottenendo un miglioramento (sia questo un discorso, economico, produttivo, sociale e quanto altro). Per fare questo servono però regole completamente opposte, regole proporzionalmente uguali e rispetto dell'individuo del suo lavoro, della sua cultura, tradizioni e necessità.
Ora non aspettatevi che vi scriva la ricetta non sono così presuntuoso e capace, mi voglio solo limitare a dire che sarebbe importantissimo che si arrivi a considerazioni simili da parte di chi ci dovrebbe guidare e forse questa crisi senza precedenti potrebbe servire a questo. Magra consolazione sicuramente, ma in una situazione così penosa cerchiamo almeno di trovare un filo di ottimismo e di via d'uscita.

21/11/11

Tasse per tutti, ma vantaggi?



La tassa, nell'ordinamento tributario italiano, è una somma dovuta dai privati cittadini allo stato e si differenzia dall'imposta in quanto applicata secondo il principio della controprestazione: essa è cioè legata ad un pagamento di una somma di denaro, dovute da un soggetto quale corrispettivo per la prestazione a suo favore di un servizio offerto da parte di un ente pubblico (ad esempio tasse portuali ed aeroportuali, concessioni, autorizzazioni, licenze).
Ora mi dite in Italia che servizio pubblico di valore e di efficace esista e se quelli davvero efficienti valgono l'enorme tassazione cui siamo sottoposti?
Pagare una tasse è un obbligo, vero, ma anche ricevere servizi funzionali e validi per il cittadino è un obbligo. In questi decenni le tasse sono servite principalmente a coprire una gestione assurda è sbagliata del nostro Paese, a coprire l'incapacità di un sistema ed i danni che questo a procurato.
La tassa è un obbligo ma ancora prima è obbligo il rispetto e la dignità del cittadino che non è al servizio dello stato ma viceversa. Pretendere tasse per coprire errori è danni non è a mio parere corretto, sopratutto è antidemocratico aumentarle per dover colmare gap derivanti da carenze ed inefficienze di un sistema politico amministrativo. Ancor peggio è doverle pagare in modo maggiormente oneroso perché imposto da realtà esterne al proprio sistema che ledono ed invadono i principali e più comuni diritti del cittadino, invadono e ledono la sua libertà e la sua autonomia.
La tassazione è un obbligo da corrispondere a fronte di un servizio/vantaggio reale acquisito.
Oggi tassare sembra invece essere il metodo più semplice per riparare a degli errori. Non è così non deve e non può essere così.
Questo sistema genera un immagine del concetto di tassazione che prevalici la natura stessa della tassazione di un Paese democratico e moderno. Invece di ricorre a strumenti intelligenti, all'ottimizzazione delle procedure e delle risorse, invece di regolamentare settori al fine produttivi e non, invece di utilizzare l'intelligenza e la capacità operativa (cosa che sta scomparendo in questo Paese) si tassa!!
Pagare le tasse come detto è un obbligo ed è giusto, ma a fronte di altrettanti giusti ritorni, pagare le tasse non deve significare imporre una questua che impoverisce, la tassa nei concetti moderni, non deve impoverire, ma indirettamente rafforzare e migliorare (con servizi di vario genere), ma secondo voi questo in Italia accade?
Nella storia troppe tasse hanno portato solo a grandi rivoluzioni, ma queste lezioni sembra proprio non entrino nella testa di chi governa..

18/11/11

Salvate il soldato Ryan

Il soldato Ryan, l'italiano



Il soldato ryan va salvato, perché rappresenta ognuno di noi perché già troppi sacrifici sono stati fatti e troppi oneri sono stati pagati a questo sistema che ha come fine non il benessere e la tutela dell'individuo, ma la gestione delle ricchezze. Dove l'individuo (sia esso singolo, famiglia, società) rappresenta un mezzo per quel fine. Salvare il soldato ryan significa salvare quanto fatto dibuono fino ad oggi, quanto raggiunto in decenni di sacrifici, significa riportare questa società in una condizione normale dove l'individuo è al centro del sistema e non è al servizio del sistema. E' necessario far capire a questo sistema che ne abbiamo le tasche piene di essere presi in giro e munti come vacche da latte. Purtroppo non possiamo aspettare qualcuno che venga a salvarci, non possiamo aspettare il capitano Miller di turno, ognuno di noi deve prendersi questa responsabilità anche in piccole e minime azioni. Non servono certo azioni violente o guerriglie, sarebbe sufficiente utilizzare e far valere i propri diritti. Onore a chi negli stati uniti sfida polizia, freddo, leggi e protesta civilmente contro un sistema che li pedonalizza e favorisce la finanza (nelle forme pi biche e dannose come sopra ho scritto). In Italia tolto qualche avvisaglia proveniente da giovani studenti, rimane sempre il solito immobilismo, tante chiacchiere ma niente altro, siamo i soliti pigroni incapaci di farsi rispettare. Chissà quante volte ci si è chiesti se siamo chiesti se quello che facciamo è giusto e se vale la pena farlo, se questo ci permette di dire che siamo stati bravi uomini. Ovviamente mi riferisco all'impegno civile di ognuno di noi. In un sistema come il nostro dove ormai la democrazia è stata stravolta dove la gente è al servizio della politica, serve una scossa per non rischiare di perdere tutto ciò che abbiamo guadagnato fino ad oggi (non mi riferisco solo ai soldi, anzi..) Forse qualcuno non ha capito o fa finta di non capire che anche per questo nuovo governo, il problema non è mettere nuove tasse o alzare quelle esistenti, ma bensì, rivedere le varie forme di incentivi, tassazioni, favoritismi, concessioni e privilegi. Qualcuno deve capire che non ha senso tassare nuovamente la gente che lavora e le piccole aziende perché semplicemente si otterrebbe il risultato opposto a quello desiderato. Qualcuno dovrebbe capire che i soldi vanno cercati laddove sono finiti ovvero nelle mani dei grandi gruppi finanziari che hanno generato una finanza basata sul debito attraverso la quale (con meccanismi che andrebbero quantomeno scremati, regolamentati ed alcuni messi al bando) si sono arricchiti spaventosamente. Purtroppo pare che questo nuovo governo di banchieri non la pensi così, quindi che dire, potere alla gente. Sperando che la gente cominci a capire che serve più impegno civile, più partecipazione per chiedere ciò che gli spetta, è paradossale scrivere questo, ma è così, serve risvegliare la gente dal torpore per salvare una situazione che è al limite del collasso strutturale ed economico e dove a pagare sarebbero sempre ed ancora i soliti.

14/11/11

Colpo di stato finanziario




Dite addio alla sovranità popolare, alla vostra libertà, alla vostra indipendenza economica, alla vostra libertà.
Ciò che è accaduto in questo inizio di novembre è un vero e proprio golpe. Laddove non sono riusciti la democrazia, l'opposizione, i magistrati, è riuscita la finanza internazionale. O meglio sono riusciti gli interessi dei grandi gruppi finanziari. Mi riferisco alla caduta del governo Berlusconi.
Ciò che è accaduto è di una gravità senza precedenti, il tutto ci è stato fatto passare sotto il naso come qualcosa di naturale, di ovvio di scontato. E noi povero Paese plebeo e senza palle ce la siamo fatta raccontare in varie salse e da buoni creduloni ci siamo divisi abbiamo bisticciato, ma alla fine abbiamo abboccato. La nostra volontà ormai conta , siamo solo soggetti che devono generare un debito sul quale i grandi gruppi possono guadagnare. Stiamo ormai arrivando al punto che le banche e le grandi struttura decideranno qualsiasi cosa del nostro futuro, qualsiasi, in funzione di quanto possiamo rendere loro.
Ancora una volta a gestire questo momento sono stati chiamati i dinosauri e gli artefici di questo sistema, coloro che hanno collaborato nel generare questo sistema sono quelli che devono farci credere che tutto va bene e che loro risolveranno al meglio ed a nostro favore il tutto. E molta gente pare essere contenta, anzi molti erano a Roma ad esaltare e gioire di questo momento questo passaggio
E' patetico ed umiliante vedere una massa di gente ridotta in questo stato incapace di decidere del proprio futuro, convinta di essere libera, ma in realtà mai così schiava ed inerte.
Abbiamo subito, noi Italiani, un umiliazione ed una invasione senza precedenti. In poco tempo è stata alienata la nostra sovranità popolare, la nostra indipendenza, i nostri diritti.. Ma tranquilli il vostro mese di ferie all'anno non ve lo leva nessuno. I vostri amati esponenti del PD o del PDL ve li lasceranno così come sono li da 40 anni a fare danni. Tranquilli rimarranno anche il grande fratello, la defilippi, e quanto altro, ma anche il vostro stato di produttori di debito (ricchezza per i grandi gruppi finanziari).
Speriamo presto in una secessione da questa Europa e da questi sistemi

13/11/11

Contro Economia




Interessante punto di vista Ho caricato questo video dal canale di Beppe Grillo. E' un punto di vista direi molto particolare, non so se lo condividerete in pieno o in parte, ma certamente va ascoltato, vi sono riflessioni molto interessanti..

11/11/11

Eba, steruttura Europea, vantaggi per pochi


EBA segnatevi questo nome. Questa struttura è la mano lunga del potere finanziario in Europa. In un recente intervento l’Eba (autorità bancaria europea) ha previsto per gli istituti europei di innalzare dal 7% al 9% il Core Tire 1, ossia l’indice che misura la solidità patrimoniale delle banche, cela un pericolo sui debiti pubblici dei paesi periferici. Le nuove regole contabili previste dall’autorità presieduta dall’italiano Andrea Enria stabiliscono di valutare con il mark-to-market i titoli del debito pubblico. In altri termini, si dovranno contabilizzare anche le minusvalenze potenziali dei titoli statali, ma in questo modo si assottiglia il patrimonio e così le banche sono costrette dall’Eba a ricapitalizzarsi. Un invito indiretto, dicono i banchieri italiani, a vendere le obbligazioni pubbliche che i nostri istituti di credito hanno in percentuale maggiore rispetto agli istituti francesi e tedeschi. Sono Francia e Germania a scrivere le regole per le banche, Quelle nuove regole, indicate dall’Eba, sembrano fatte apposta per penalizzare le banche italiane, le quali non hanno avuto la responsabilità nei dissesti finanziari. È vero che le banche italiane presentano un livello di patrimonializzazione inferiore a certi paesi, ma questo è giustificato da un bilancio molto meno rischioso. Le banche di Francia e Germania hanno potuto compensare le perdite sui titoli di stato periferici con le plusvalenze potenziali sui loro titoli nazionali, (potenziali non reali) mentre le banche italiane sono esposte in misura massiccia al rischio Italia e hanno pochi bond esteri; una situazione opposta rispetto in particolare alle banche tedesche. (le nuove regole poi aumentano questo differenziale in quanto spingono a vendere). l’Eba per penalizzare ulteriormente l'Italia ha decido (in modo quasi beffardo) di non applicare lo stesso criterio di contabilizzazione con il mark to market agli investimenti fatti in titoli privati, (titoli level 3), tra i quali tanti titoli tossici come i subprime Usa, o titoli greci (tutti titoli che gonfiano le banche Francesi e Tedesche). Come mai questa assurda differenza di trattamento? Perché il portafoglio delle grandi banche estere straniere, come Deutsche Bank, Bnp, Ing, Rbs e tutte le grandi angloamericane, è rimpinzato di questi titoli privati level 3, ad alto e concreto rischio di default, con questi titoli spazzatura che vengono tutelati maggiormente dei titoli Italiani?!


Ancora Una volta è chiaro come questo sistema marcio e corrotto produca una economia fasulla, capace di decidere le sorti di interi Paesi con meccanismi finanziari da galera, fuori da ogni regola a pieno favore dei grandi gruppi che controllano oggi il potere in Europa e nel Mondo.

10/11/11

La risposta dell'Italiano alla crisi.. (a Dini, Monti, ecc)




Saremo il paese della pizza, pummarola, mandolino, ecc ma onestamente siamo anche un paese fatto di gente comune veramente tosta.
Visto che l'Italia è un Paese in crisi, dagli Italiani (piuttosto che dai politici e dalle banche sempre più vergognose e patetiche) arrivano risposte forti, decise, con le palle (scusate il termine)
pochi giorni fa e stato eseguito un test che se confermato rappresenterebbe una vera e propria rivoluzione energetica perché avremmo energia a basso costo e con una disponibilità praticamente illimitata. Il progetto (ormai in fase molto avanzata) prende il nome di E-Cat (Energy Catalyzer). Ovviamente la cautela è d'obbligo non per scetticismo, ma perché le notizie e le informazioni a riguardo sono davvero scarse e coperte da segreto, (dagli artefici del progetto stesso Andrea Rossi e Sergio Focardi)
Come scritto va tutto ancora preso con molta cautela non fosse altro che gli ingredienti sono nichel ed idrogeno oltre ad un terzo componente segreto (qui ci sarebbe da capire che effetti potrebbe avere questo terzo elemento) e sopratutto pare che a commissionare questo progetto vi sia già un potenziale proprietario (una azienda privata che ha sovvenzionato il progetto). Oltre questi quesiti rimangono però indicazioni importanti e veramente innovative che potrebbero portare vantaggi tecnologici ed economici al nostro Paese, talmente elevati da permettere da soli il pareggio di bilancio (magari esagero ma solo i risparmi sui costi energetici, petrolio, gas, ecc, sarebbero enormi).
Un altra importante innovazione recentemente presentata, nata dalla collaborazione tra il Dipartimento di Scienze dei Materiali dell'Università Bicocca di Milano e la società Voltasolar è una innovativa cella fotovoltaica con un'efficienza pari al 13%.
Composta da rame, indio, gallio e selenio, è da molti indicata come la più promettente tecnologia fotovoltaica ed è, una valida alternativa al silicio.
Ancora una volta è stato il singolo individuo ad eccellere a discapito di un sistema che non ha nella propria struttura il concetto di innovazione, di tecnologia. Questa carenza, ormai pluridecennale, del nostro sistema politico, ha portato danni pesantissimi al Paese (basti ricordare come è stata demolita la Olivetti, un'azienda che era leader mondiale nell'elettronica, roba che le aziende della California erano pivelli a confronto). La cosa abominevole, ancora oggi, è pensare che per risolvere la crisi attuale servano persone come Dini o Monti, personaggi che hanno partecipato attivamente a creare questo sistema avvelenato e sconsiderato che ha prodotto l'impoverimento dell'Italia e di molti altri Paesi.

siamo sotto assedio.. allarmi!!




Invece di scrivere e riportare come pappagalli i soliti dati (politici, giornali e telegiornali) qualcuno dovrebbe spiegarci e dire chi e perché sta cercando di affossare economicamente l'Italia.
Il nostro Paese ha banche molto più solide di quelle francesi, tedesche ed inglesi (non fosse altro per l'ingente quantitativo di depositi dei privati), le nostre banche non sono piene, come quelle francesi e tedesche di titoli spazzatura (stranamente titoli protetti dal mercato e mai messi in discussione, nonostante valgano poco più di carta straccia al momento).
Il nostro deficit è quantomeno se non migliore della Francia, della Spagna e le nostre aziende hanno esportazioni migliori (nella media) di Francia, Spagna ed Inghilterra (in alcune eccellenze anche della Germania).
In tutto questo il nostro Paese è dipinto come il peggiore.. Perchè? Un mio pensiero? Perchè forse in un vuoto politico fa comodo indebolire un economia concorrente per facilitare la propria (vedi vari paesi europei e non solo) perchè ci sono regole sprovvedute, che permettono giochi finanziari assolutamente delinquenziali, perchè in una economia debole con una struttura politica debole è facile acquisire il know-how delle migliori aziende Italiane, se non addirittura, acquistarle in blocco. Basta vede recentemente alcune acquisizioni di grossi gruppi francesi (ma come la nostra economia fa schifo e voi venite a prendere le nostre aziende?). In tutto questo una delle cose più ridicole è stato sentire, se si dimette Berlusconi vedrete che già le cose migliorano (lil differenziale con i titoli tedeschi diminuisce di cento punti.. si come no.. infatti ha toccato un nuovo record). Mi chiedo, perché dobbiamo sentire cretinate simili da persone che oltretutto si candidano a governare? Ci prendono per il sedere già ora? Lo sappiamo benissimo che la soluzione non è questa o almeno non è solo questa. Qui o si prendono decisioni serie, compatte e volte a tutelare l'Italia, gli Italiani e le proprie ricchezze, oppure inutile venire a fare il solito teatrino. Quello che sta accadendo all'Italia è una vera e propria aggressione, è una guerra condotta con metodologie diverse dal solito, ma capace di danni devastanti. Mentre la gente è lasciata sola a combattere quotidianamente contro questo sistema e contro le conseguenze di questa guerra i fanfaroni della politica cominciano a mostrare le piume a mo di pavoni, invece di pensare a proteggere il nostro Pese. Ancora una volta i grandi poteri hanno scelto la vittima ed il metodo puntando sulle incapacità di chi governa (maggioranza ed opposizione), su decenni di malgoverno che ha lasciato delle voragini nel sistema, ha indebolito la struttura del nostro Paese in quelli che 40/50 anni fa erano cardini portanti, tutto a favore degli interessi di pochi e delle lobby di potere.
Altro che votare, qui serve altro...

08/11/11

Finanza e Casinò







 
Non so quando accadrà, spero il prima possibile ma è assolutamente necessario dividere la finanza dalle banche sopratutto quella finanza che è più paragonabile ai a dei casinò.
Parliamo degli hedge fund. Questo strumento di “finanza creativa” è semplicemente un gioco d'azzardo mirato al massimo guadagno, minimo investimento, ma ovviamente forti rischi. Il problema è che questo “gioco” è sempre a discapito della gente comune a vantaggio dei grandi fondi (i più potenti al Mondo) che avendo miliardi di euro da investire , potere politico ed economico, hanno la possibilità di far rendere al meglio queste scommesse giocando sulla pelle dei risparmiatori, ovviamente con il bene placido di banche e governi. Diversamente da quanto accaduto con il crack dei CDS, ora i fund mirano direttamente ai titoli invece che speculare sui derivati assicurativi, (Credit default swaps – Cds) che coprono il creditore dal rischio bancarotta dell’emittente (nel caso dei bond sovrani le banche nazionali). Il motivo è semplice, i Cds vengono liquidati come polizza assicurativa quando il debitore fallisce. Chi li ha acquistati in massa senza esporsi sul debito ovvero scommettendo sul default (a differenza di una comune polizza i derivati possono essere acquistati anche da chi non possiede il sottostante, quindi ad esempio posso comprare Cds sul debito greco senza caricarmi di obbligazioni di Atene) si porta a casa profitti da sogno.
E' necessario che questi “casinò finanziari” vengano limitati, regolamentati (in certi casi vietati) distaccati dal circuito bancario e non applicabili a titoli di stato (titoli sovrani). La sicurezza, l'equilibrio di un sistema non devono e non possono essere influenzati da elementi che non apportano ricchezza reale, ma sfruttano vuoti di sistema e potere e come parassiti assorbono linfa vitale con una voracità tale che spesso ci rimettono anche loro.
Proprio l'attacco economico/politico mdi questo periodo al nostro Paese è guidato da questi fondi che ribadisco, sono tutelati nel commettere questi vere o proprie azioni di guerra.
Vi invito a leggere un articolo comparso sul corriere della sera.. questo è il link


leggetelo e vi farete un idea ancora più chiara.

Siamo davanti ad una vera e propria guerra serve un intervento deciso a tutela e protezione del nostro Paese, ma per far ciò servono persone capaci, nuove, non i soliti dinosauri della politica Italiana ed Europea

06/11/11

Il nuovo che avanza... !!


Ok ci siamo era ora finalmente arriva la valida alternativa chi davvero può dare una svolta innovativa al nostro Paese..... Ma ci credete davvero??!!
Premesso che Berlusconi ormai non può più guidare l'Italia (forse da un po' non dobrebbe guidarla, ed i motivi sono molteplici dalla sua attuale incapacità alla troppa gelosia nei suoi confronti, al suo ormai nullo appeal internazionale), quindi ci si auspicherebbe una nuova e migliore guida, fatta di innovazione, sviluppo, capacità operativa, chiarezza di intenti e solidità di gruppo. Una nuova spinta alla risoluzione dei problemi ed allo sviluppo di un Paese che ha molto da dare e dire. Ci vorrebbe un personaggio o un gruppo capace di imporre la propria personalità politica anche all'estero che sia carismatico, con obbiettivi chiari e con la conoscenza dei problemi reali dell'Italia. Ecco in tutto questo ci sentiamo dire che il futuro p rappresentato da queste persone?

 










Ma dico ancora? Scherziamo? Dopo gli altrettanti danni ed insuccessi (forse in misura maggiore di Berlusconi) che questi signori hanno fatto nelle loro precedenti opportunità di governo, hanno il coraggio di ripresentarsi come valida alternativa, oltretutto bandendo e mettendo alla gogna chi (dello stesso partito) propone davvero idee nuove?
Ma stiamo scherzando, ma non saremo davvero un paese di Tafazi??!! se questa è l'alternativa o meglio se questa alternativa sarà votata bhe meglio cambiare Paese.
In questo paese la vera alternativa non esiste perchè soffocata dai caproni di partito, da coloro che da decenni stanno sulle poltrone che contano a fare danni a mangiare alle nostre spalle a decidere chi deve o meno fingere di comandare.
Insomma se questo è il nuovo che avanza siamo proprio nella m...a.


03/11/11

parafulmine Italia



In tutta questo casino, qualcuno deve ancora farmi capire perché l'Italia dovrebbe essere messa peggio di Spagna Francia e probabilmente pure Germania.
Francia e Germania hanno le banche nella m...a poiché esposte per un 45-50% con la Grecia (l'Italia arriva al 4% circa).
Probabilmente, considerato lo scarso peso politico (in Italia non esiste una politica Nazionale, ma solo di interessi e di parte) risulta facile a nazioni come Francia, Germania, Spagna, ecc utilizzare l'Italia come parafulmine. Inoltre mi sembra ormai appurato che l'economia è entrata troppo e con troppa forza nelle stanze di comando, nella politica. Capisco che debbano essere percorsi paralleli si possano toccare, ma alo stato dei fatti è chiaro che è l'economia o meglio sono le banche a dettare la politica, basta vedere cosa impiegano, facendo circolare voci di crisi, vendendo titoli, mettere in ginocchio una qualsiasi struttura. Francamente sono state le banche ed i grandi gruppi finanziari a creare questa crisi, accentuandola con alchimie degne del miglior Merlino. Ora che hanno fatto il danno pressano i governi (colpevoli di aver estremizzato un concetto di liberalismo economico discriminante) affinché intervengano per sistemare i loro danni? La cosa più assurda è che i governi cedono sotto i ricatti delle banche (strette creditizie, blocco dei finanziamenti, azioni su borse e mercati in generale).Lo stato deve gestire la moneta (cosa che invece fanno le banche) quindi, sarà dura da digerire, ma serve mettere le banche sotto il controllo dello stato, serve che gli stati tornino a gestire la politica economica e monetaria in piena autonomia, è obbligatorio che le banche facciano le banche e smettano di eseguire operazioni che nulla hanno a che vedere con la struttura classica della banca. Banca e finanza devo essere scorporate, agire in modi diversi, con regole diverse e con legislazioni diverse (anche a livello di tassazione)
Forse è utopia questo pensiero, ma sinceramente mi pare utopia anche questo momento economici-politico, dove tutti vedono cosa non funziona, dove tutti sanno che la strada è sbagliata, ma paradossalmente nessuno vuole o può far nulla. Sarebbe importante fare un passo indietro per poter ripartire verso per una strada migliore, piuttosto che continuare ad impantanarsi fino al collo. Di questo passo.. se nulla verrà cambiato, le soluzioni sono ben poche..