18/11/11

Salvate il soldato Ryan

Il soldato Ryan, l'italiano



Il soldato ryan va salvato, perché rappresenta ognuno di noi perché già troppi sacrifici sono stati fatti e troppi oneri sono stati pagati a questo sistema che ha come fine non il benessere e la tutela dell'individuo, ma la gestione delle ricchezze. Dove l'individuo (sia esso singolo, famiglia, società) rappresenta un mezzo per quel fine. Salvare il soldato ryan significa salvare quanto fatto dibuono fino ad oggi, quanto raggiunto in decenni di sacrifici, significa riportare questa società in una condizione normale dove l'individuo è al centro del sistema e non è al servizio del sistema. E' necessario far capire a questo sistema che ne abbiamo le tasche piene di essere presi in giro e munti come vacche da latte. Purtroppo non possiamo aspettare qualcuno che venga a salvarci, non possiamo aspettare il capitano Miller di turno, ognuno di noi deve prendersi questa responsabilità anche in piccole e minime azioni. Non servono certo azioni violente o guerriglie, sarebbe sufficiente utilizzare e far valere i propri diritti. Onore a chi negli stati uniti sfida polizia, freddo, leggi e protesta civilmente contro un sistema che li pedonalizza e favorisce la finanza (nelle forme pi biche e dannose come sopra ho scritto). In Italia tolto qualche avvisaglia proveniente da giovani studenti, rimane sempre il solito immobilismo, tante chiacchiere ma niente altro, siamo i soliti pigroni incapaci di farsi rispettare. Chissà quante volte ci si è chiesti se siamo chiesti se quello che facciamo è giusto e se vale la pena farlo, se questo ci permette di dire che siamo stati bravi uomini. Ovviamente mi riferisco all'impegno civile di ognuno di noi. In un sistema come il nostro dove ormai la democrazia è stata stravolta dove la gente è al servizio della politica, serve una scossa per non rischiare di perdere tutto ciò che abbiamo guadagnato fino ad oggi (non mi riferisco solo ai soldi, anzi..) Forse qualcuno non ha capito o fa finta di non capire che anche per questo nuovo governo, il problema non è mettere nuove tasse o alzare quelle esistenti, ma bensì, rivedere le varie forme di incentivi, tassazioni, favoritismi, concessioni e privilegi. Qualcuno deve capire che non ha senso tassare nuovamente la gente che lavora e le piccole aziende perché semplicemente si otterrebbe il risultato opposto a quello desiderato. Qualcuno dovrebbe capire che i soldi vanno cercati laddove sono finiti ovvero nelle mani dei grandi gruppi finanziari che hanno generato una finanza basata sul debito attraverso la quale (con meccanismi che andrebbero quantomeno scremati, regolamentati ed alcuni messi al bando) si sono arricchiti spaventosamente. Purtroppo pare che questo nuovo governo di banchieri non la pensi così, quindi che dire, potere alla gente. Sperando che la gente cominci a capire che serve più impegno civile, più partecipazione per chiedere ciò che gli spetta, è paradossale scrivere questo, ma è così, serve risvegliare la gente dal torpore per salvare una situazione che è al limite del collasso strutturale ed economico e dove a pagare sarebbero sempre ed ancora i soliti.

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