27/10/11

Le banche, hanno vinto ancora?


Ancora una volta i poteri forti anno vinto.. hanno messo in crisi il sistema per ricevere quanto ambivano.
Le banche hanno incrementato la crisi attuale (anche se hanno continuato ad introitare denaro, ma non quanto volevano), ponendo veti, tagliando fondi, finanziamenti e mandando in fallimento molte aziende. Hanno poi lanciato l'allarme ponendosi allo stesso momento come elemento risolutivo, ovviamente non utilizzando le proprie ricchezze, ma chiedendo fondi alla Comunità Europea, ponendo come alternativa lo sfascio totale del sistema stesso.

La maratona salva-Euro durata oltre dieci ore porta a casa, quasi all'alba, tutti i risultati ormai insperati. I leader dell'Euro zona hanno trovato un accordo su un pacchetto «completo» di misure anti-crisi che metterà in sicurezza le banche attraverso ricapitalizzazioni per 106 miliardi di euro, darà certezza ai Paesi a rischio con un fondo salva-Stati da oltre 1.000 miliardi e salverà la Grecia con nuovi aiuti per 130 miliardi, facendo pagare un prezzo maggiore alle banche esposte con Atene per ridurre il debito del Paese.

Riferimento particolare alla Banche
L'Europa ha deciso di ricapitalizzare quelle "sistemiche", già sottoposte agli stress test, cioè 90 in tutto. Significa trovare, entro giugno 2012, 106 miliardi di euro, e per quelle italiane 14,7 miliardi. Gli sforzi serviranno per portare il coefficiente patrimoniale al 9%. Per rifinanziarsi dovranno trovare prima capitali propri, anche attraverso ristrutturazioni e cartolarizzazioni, poi potranno chiedere l'intervento degli Stati e solo in ultima battuta può intervenire il fondo salva-Stati Efsf. Inoltre, quelle in fase di ricapitalizzazione non potranno distribuire dividendi nè bonus. E dovranno essere valutate «le esposizioni al debito sovrano dell'area euro, calcolate ai valori di mercato al 30 settembre 2011».

vi ricordate cosa scrissi poco tempo fa.. ricordate i dati delle banche italiane (7 mld di utile, alla faccia della crisi) che in questo periodo piangono mancati introiti e guadagni e sono terrorizzate dal rischio euro, quindi hanno bloccato tutto.

Che dire se non.. C.V.D. (come volevasi dimostrare)

25/10/11

Sarkozy.. il burlone




Il bue che da del cornuto all'asino, eccolo monsieur Sarkozy
secondo voi perchè ride dell'Italia?
Riderà per:

I problemi dell'immigrazione?
Il deficit della francia che è di circa 102,8 miliardi pari al 4,5% ?
le crisi delle banche francesi (ben peggiore di quelle italiane)?
Perchè la Francia è vicina al declassamento?
Perchè i francesi stessi non ne possono più della sua politica?
Per le vendite di sommergibili al pakistan?
Le opzioni sono molteplici scegliete voi.
Comunque sia ridi che è meglio, nonostante l'asse Franco-tedesca che a dire il vero sembra un stuzzicadenti per quanto concerne la solidità economico-politica, mentre è certamente un asse portante se si parla di spocchiosità. Forse sarkò pensa che gli ultimi accadimenti Libici possano portare alle sue casse interessanti profitti? Può essere, certo, se gli altri paesi stanno a guardare.
la Francia vive, come l'Italia, una straordinaria emergenza in cui coincidono crisi economica, declino del sistema-paese e crisi di leadership politica, nel momento in cui sarebbero più necessari larghi consensi e credibilità per prendere decisioni difficili. Gli scandali sfiorano l'Eliseo. C'è sentore di mazzette, tradimenti di seguaci e fantasmi di complotti giudiziari, che «biancheggiano» sempre quando un magistrato minaccia il potere.

24/10/11

E le banche tornano a bussare

Come già ampiamente anticipato, dopo alcuni mesi di ostruzionismo, di lamentele (ingiuste e scorrette) le banche stanno ottenendo nuovi aiuti dall'Europa, aiuti che come al solito si ripercuoteranno sui clienti e sui consumatori finali, mentre le banche, si sempre loro ancora una volta si arricchiranno. Era scontato che in una struttura europea come quella attuale finisse così. Basta vedere chi detiene il potere.
Come sono tornati i dictat all'Italia, non solo cui hanno appena piazzato un a manovra da paura, ma a poca distanza l'Europa torna a minacciarci chiedendo altri interventi. Questa storia non vi ricorda un po' la Grecia? Certo i signori vogliono certezze non solo della restituzione dei prestiti ma sopratutto a breve del pagamento degli ingenti interessi, in alternativa sono pronti ad accaparrarsi le ricchezze del nostro Paese..
Bella questa Europa, fenomenale e noi bravi a rimanerci dentro.. che bel Paese che siamo

21/10/11

Libia, un attacco colonialista



Ormai è ufficiale La Libia è stata attaccata per puro interesse colonialista. Ma la cosa più grave è che l'attacco è mirato ad estromettere l'Italia a favore di Francia, Inghilterra e Germania (che nemmeno è intervenuta).. L'omino che orchestra questo intervento è Sarkozy, il quale doveva mostrare il petto dopo aver messo la coda tra le gambe con altre nazioni nel caos, quindi quale situazione migliore che intervenire appoggiati da Usa ed altri grandi potenze, in un regime che ormai era alla resa dei conti già da solo? La cosa assurda è che il nostro Paese ancora una volta si è fatto fregare, ma alla grande. Oltre ad aver prestato basi militari e risorse ora si trova nei guai. Si trova nei casini perchè molte delle sue aziende sono rimaste sotto le macerie, perché gli accordi in essere con la Libia sono saltati e davanti all'Italia ci sono altre nazioni ed altri interessi. Ancora una volta Francesi, Inglesi e Tedeschi si sono fatti gli affaracci loro e noi.. i soliti pirla. L'Italia sembra essere presa in considerazione solo quando si deve spremere, per il resto viene costantemente maltrattata, derisa e presa a legnate. Direi che ancora una volta si capisce come questa Europa sia una cozzaglia di interessi di grandi gruppi e di potenti personaggi, direi che ancora una volta risulta chiaro il grave errore di essere entrati in una struttura che di aggregazione non ha nulla se non quella di aggregare il denaro e la ricchezza nelle amni di pochi. Alla faccia dell'Europa dei popoli e delle nazioni.
Secondo voi Gheddafi è stato veramente ucciso per mano di un ragazzino? Ma non prendiamoci in giro, da sempre si sa che i rivoltosi erano/sono guidati da gruppi predisposti e sovvenzionati ad arte da Americani, inglesi e francesi. Probabilmente quello che avrebbe potuto rivelare avrebbe messo in imbarazzo un bel po di persone. La farsa Libica è talmente evidente che ogni altra dichiarazione da oggi sarà quantomeno ridicola. Vi siete mai chiesti perché non sono intervenuti a Damasco, o in Egitto? In quelle zone (damasco principalmente) la democrazia non è certo di casa.
Questa azione è talmente assurda di suo che gli stessi Usa avevano messo alle strette Obama per il fatto di essere intervenuti.
Gli interessi ancora una volta vincono su qualsiasi altra logica.

12/10/11

Tremonti, l''illusionista




Considero Giulio Tremonti uno dei peggiori responsabili del ministero dell'economia che mai abbiano gestito quel dicastero. Sì avete letto bene, sebbene sia considerato a livello internazionale, sia un pluri-ministro della Repubblica, un visiting professor a Oxford , ribadisco, sebbene tutto questo, come ministro dell'economia è un disastro.
Premesso che viviamo un periodo di crisi economico/politica senza precedenti, il suo operato anche alla luce di quanto detto è veramente abominevole. Perchè è nei momenti di crisi che le persone geniali e capaci trovano le soluzioni migliori senza schiacciare pesare oltremodo sui diritti e sulle libertà delle persone.
In breve le motivazioni: Le sue manovre economiche hanno puntato soltanto a racimolare non è mai stato presentato un programma concreto e reale che facesse leva su meccanismi innovativi, su piani di rilancio e sviluppo. Il buon Giulio ha spesso cercato di mimetizzare i suoi salassi economici con coperture da ingegneria economica evoluta, presentandoli come innovativi. In realtà, il suo obbiettivo era prosciugare i soldi., ma i soldi di chi? Della gente normale delle micro e piccole aziende. Ha contribuito a strutturare una vera e propria rete spia e di controllo (stranamente molto forte al nord e molto molto libertina al sud, il 45% delle forze di finanza sono dislocate in tre regioni del nord) capace di far impallidire i metodi del KGB. Ha favorito invece i benestanti i grandi gruppi le banche (contro i quali non ha potere). Ancora, ha meticolosamente tagliato gli sgravi alle famiglie arrivando a sovraccaricarle di oneri e costi.
Ha ulteriormente incasinato una burocrazia che a livello di economia gridava già vendetta.
A schiacciato l'economia del nord con strumenti da regime, seguendo a comando i dettagli dei burattinai Europei.
Ma la cosa più assurda è che spesso si è atteggiato a vittima, si è offeso come un bambino viziato facendo capricci. Adesso che si è alla resa dei conti che fa?! Prende le distanze da tutto quanto fatto, volete scommettere che arriverà a paventare le dimissioni e si aggregherà a qualche gruppo politico misto per poi ripresentarsi alle elezioni in qualche nuovo schieramento?
Che vergogna di un Paese, GENTE SVEGLIA!

03/10/11

Equitalia, altro abuso e la fine del gioco


Da oggi Equitalia potrà prelevare i soldi direttamente dai conti correnti, ipotecare le case, l'auto ed i beni delle famiglie e delle persone più in difficoltà in modo rapido, in modo da ucciderli più velocemente, infatti dopo avere la possibilità di applicare tassi da usura, sotto forma di sanzioni, ora potrà fare piazza pulita di piccole imprese e famiglie meno abbienti. Infatti, passati 60 giorni dall'avviso al contribuente debitore (si parla di debiti con lo Stato contratti a partire dal 2007, imposte sui redditi, Iva, Irap), la “rinomata” Equitalia potrà attivare tutti questi mezzi per recuperare il debito. Questo con il bene placido di un governo e di uno stato fuori da qualsiasi logica (da oltre 40 anni), in modo assolutamente anticostituzionale e pericoloso. La prima casa, l'auto ed i beni, non di lusso, ma necessari al sostentamento devono essere intoccabili. Gli ultimi diritti dei poveri se ne vanno, salutateli perché fino alla prossima rivoluzione non li vedremo più. Probabilmente qualcuno conosce Charles Adams, sapete cosa scriveva in un suo libro? Scriveva questo: che una comunità muore quando la quantità di parassiti (tutti coloro che vivono, direttamente o indirettamente, a spese dello Stato) è superiore alla quantità di produttori di ricchezza. E dato che in Italia, quasi il 60% del “famoso” P.I.L. è spesa sociale ormai ci siamo”. Charls aggiungeva che questa gente non molla l'osso finché non è presa a randellate sui denti..(voi cosa ne pensate?)
L'altra cosa sconcertante è che tutto questo avviene con la solita ed inconcepibile passività di un popolo che ormai sa solo chiacchierare e lamentarsi. Sembriamo diventati tutti una sorta di Simpson.
Forse è ora di svegliarsi, di agire contro un sistema (non è più tempo di continuare a ragionare sulle correnti politiche, non ha più senso oggi, dopo tutti questi disastri a destra e sinistra) che tutto fa tranne essere al servizio dei cintatiti che giusto per ricordarlo a tutti, dovrebbero essere i detentori del potere e lo stato essere una loro espressione, essere al loro servizio, in poche parole saremmo noi i datori di lavoro dei governanti e chiedere a loro dazio non il contrario.

Bollette shok, disinformazion poca chiarezza e furbate


I disservizi o meglio le furbate delle società telefoniche continuano incessantemente, nessuno vi pone un rimedio e la gente continua a pare senza la corretta informazione ed il corretto accesso ai dati.
Troppe ancora le pubblicità e le promozioni ingannevoli dove si dimentica di specificare alcuni fondamentali parametri, come i costi internet quando non si è sotto propria copertura, o le eccedenze extra traffico, ecc
vi riporto un ottimo articolo di AGNESE ANANASSO preso dal sito di Repubblica

"Correre come criceti dalla cucina al bagno, urlando nel telefonino, alla ricerca di un punto dove la voce arrivi forte e chiara. Ritrovarsi appollaiati su un trespolo in piena campagna col pc sulle gambe e la chiavetta Internet per scaricare le e-mail. Annunciarea parentie amici l' irreperibilità - causa vacanza all' estero - per evitare di ritrovarsi con bollette quintuplicate solo per aver risposto al telefono un paio di volte. Sembrano barzellette ma è tutto vero. Nonostante l' Italia sia il Paese al mondo in cui ci sono più telefonini che orecchie, e nonostante la stretta sanzionatoria del garante delle tlc (Agcom), i servizi di telefonia presentano ancora delle lacune. «È migliorata la situazione della portabilità del numero e del roaming internazionale (telefonare dall' estero, ndr)» fanno sapere dai Corecom, gli organi regionali dell' Agcom per il controllo e la garanzia delle tlc. «Il problema rimane quello dello shock billing dovuto al superamento della soglia di traffico incluso nell' abbonamento. Il problema è che c' è poca chiarezza sul concetto di "soglia" da parte dell' operatore, infatti il 70% delle controversie sollevate riguarda proprio la trasparenza iniziale del contratto». Inoltre l' sms arriva per il traffico voce, non per il traffico dati con chiavetta, per cui può succedere che se si va oltre il periodo coperto dalla promozione senza rinnovarla, si inizia a navigare a costi esorbitanti. «Per il traffico voce inoltre non sempre l' sms-alert arriva puntuale» sottolineano dai Corecom «se non si sa di aver superato la soglia si continua a telefonare a tariffe non più convenienti, fino all' arrivo dell' sms. Sono 5-10 euro in più in un solo giorno, da moltiplicare per tutti i clienti. Il fatto è che le maglie regolamentari sono ancora troppo larghe e alla fine a rimetterci è sempre l' utente finale. Tim, Wind, Vodafone stanno cercando di risolvere queste criticità, anche tramite la procedura della conciliazione paritetica, più riluttanti Tre e Fastweb». La Commissione europea ha imposto, sul fronte prezzi, dei vincoli stringenti per ciò che riguarda voce ed sms, meno per i dati. Per cui occorre studiare bene le offerte perché «sul tema Internet che c' è molta confusione sull' informazione perché molti operatori distinguono tra navigazione web da pc e da telefono, fuorviando i clienti» spiega Marco Bulfon, coordinatore in Altroconsumo delle inchieste sulle tariffe, «nel dubbio è meglio scegliere la prepagata, almeno si mette un limite alla spesa. E, per evitare sorprese, quando si va all' esteroè meglio disattivare la ricezione automatica delle e-mail». Poca chiarezza anche quando si parla di navigazione con le chiavette, quelle che promettono velocità finoa 7,2 megabit per secondo. Ma è quel "fino a" che inganna perché l' infrastruttura che c' è in Italia non consente di supportare tutto il traffico dati e voce e quindi la velocità si riduce: «è come se si creassero degli intasamenti per cui, almeno per ora, la rete dati mobile non si potrà sostituire alla banda larga, nemmeno nei grandi centri abitati, dove la ricezione è migliore ma la concentrazione di telefoniniè maggiore rispetto alle aree rurali» continua Bulfon. «In questo gli operatori non offrono garanzie sulla qualità minima del servizio. L' instabilità e la caduta della connessione fa scattare una nuova sessione per cui anche se si è navigato un solo minuto si paga come se si fosse stati online 15-20 minuti. Il fatto è che mancano i ripetitori che, nel caso della rete veloce (Umts) dovrebbero essere più numerosi rispetto a quella Gsm. Perciò la ricezione è più difficoltosa per i clienti che sfruttano la rete Umts... mi scusi ma la lascio che qui il cellulare non prende"