27/06/13

L'attuale sistema economico è fallito!

fallimento dell’attuale modello del sistema economico


L'attuale situazione economico/politica Italiana non è certo tra le migliori al Mondo, anzi, con le ultime manovre atte a “strozzare” definitivamente l'economia del Paese, le prospettive sono ancora Peggiori. Uno stato ed un governo che fanno dello sciacallaggio sulle ultime risorse del Paese, incapaci, come dimostrato, di proporre rimedi e dare una svolta positiva alla crescita ed allo sviluppo non sono degni di rappresentare la società. Il problema principale che sta venendo alla luce a livello mondiale è che l'attuale modello economico finanziario è un fallimento, non solo da noi, ma nel Mondo. Basta vedere ciò che accade nelle principali piazze di moltissimi Paesi Europei e non. Se ne stanno accorgendo tutti i popoli. Guardate agli ultimi accadimenti relativi a manifestazioni di piazza partendo dalla Grecia, passando per la Spagna, il Brasile nonostante sia considerata un'economia in crescita, gli stessi Usa e per ultimo (proprio negli ultimi giorni) anche il Cile. Tutti Paesi in cui problemi economici hanno causato degrado e malessere da cui ne è derivata una situazione di tensione allarmante al limite della sopportabilità I governi, burattini nelle mani dell'economia globale (che ha come obbiettivo l'accentramento delle ricchezze nelle mani di poche strutture), risultano passivi e subiscono imposizioni le cui conseguenze si ripercuotono sulla società a cui invece dovrebbe volgere ogni attenzione, risorsa al fine di garantire lo sviluppo di una società che goda di pieni diritti e libertà .
Per quale motivo nessun governo attua veri e propri cambiamenti. A chi giova tutto questo? Forse perché tutti hanno dei vincoli, degli obblighi e dei legami da rispettare con Banche, Fondi internazionali? Forse anche perché chi ci governa e guida i principali gruppi finanziari ha una formazione e derivazione ben previsa (come bilderberg ) con” idee e concetti” ben precisi e chiari. Il dubbio è ben presente, basti pensare al nostro Paese ed a quante azioni sono state forzate su pressioni esterne o su conseguenze di attività finanziarie? Ogni singola azione è poi risultata pesare e gravare, sotto vari aspetti, sulla società, e sulla gente che ne ha pagato e ne paga dazio attraverso limitazioni e costrizioni nei propri diritti e libertà (proprietà provata, salute, ecc). Ma come è stato possibile arrivare a questo punto e perché? La cosa più assurda che ci si dovrebbe chiedere è perché nessuno pensa a modelli di economia diversi dall'attuale, alla rivalutazione e rivisitazione di concetti e modelli commerciali, bancari e finanziari.? Probabilmente allo stato delle cose con l'attuale sistema è molto semplice controllare popoli e stati, pensateci bene, prendete ad esempio il nostro Paese, quante volte la politica di governo è stata influenzata da Germania, (BUND) Unione Europea (con sanzioni ed imposizioni) banche, società di rating. Tutto questo cosa centra con il Popolo italiano, con al sua ricchezza, con a sua storia. Perché è stato permesso ed accettato questo? La misura ormai è colma e presto il focolaio di protesta monterà ovunque, nonostante i poteri forti tentino di soffocarla, la svolta che viene dalla base sta prendendo forza e coscienza, e come la storia insegna quando il popolo si ribella non è mai indolore. L'unica speranza è che i “potenti” si accorgano del fallimento dell'attuale modello economico e del rischio che si sta correndo. Forse in tal senso qualcosa si muove infatti nell’ultima riunione del G20, gli esperti del G20 hanno dichiarato il fallimento dell’attuale modello del sistema economico. Le mobilitazioni della popolazione civile dimostrano, in concreto, l’inefficacia del libero mercato nei diversi paesi sviluppati.

24/06/13

L'agenzia delle Entrate lancia SID & Sid

        SID  & SID


Una nuova coppia è prnta a fare danni, Parte oggi 24/06/2013 il "Sid". SID non è riferito al simpatico personaggio dell'era Glaciale ma bensì ad una nuova diavoleria (sistema di interscambio dati) che permetterà all'Agenzia delle entrate di controllare i movimenti bancari”. Leggendo però il profilo del personaggio Sid dell'era glaciale si trovano parecchi punti di contatto, imbarazzanti, con l'attuale fiscalità italiana. Infatti SID viene descritto come impacciato, confusionario, poco concreto,  ecc  cmq se siete curiosi leggete qui e fatevi due risate http://it.wikipedia.org/wiki/Sid_%28L%27era_glaciale%29
Tornando ad essere seri, Segnatevi questa data perché è una tappa fondamentale nella distruzione dello stato di proprietà e libertà. Lentamente lo stato si sostituisce al popolo e mette il popolo al suo servizio, un sistema degno dei peggiori regimi totalitaristi, ma la cosa ancora peggiore è che la gente tace e continua a subire.
Con questo ultimo passaggio viene inequivocabile affermata l'incapacità amministrativa dei governi (presenti e passati) e dei loro rappresentati che hanno, con le loro scelte, portandolo l'Italia al limite della capacità contributiva, mettendo a rifischio la sopravvivenza del 70% delle sue aziende ed a cascata milioni di posti lavoro. Invece di operare tagli alla spesa pubblica che è di oltre 800 miliardi di euro, si è scelto di andare nuovamente a succhiare linfa vitale dal tessuto produttivo. Ancora una volta si è scelta l'imposizione invece della ragione, questo anche a causa di uno stato non libero, ma debole ed incapace di affermare le proprie ragione e dar forza alle proprie necessità nei confronti dei grandi poteri (Europa, Banche, multinazionali, ecc). Se a tutto questo sommiamo l'incognita, ormai certezza, dell'ulteriore aumento Iva che come al solito peserà in modo esponenziale sul consumatore finale, il rischio di una protesta sociale si fa sempre più forte.
Il sid è stato avviato, si dice, per contrastare l'evasione, ma se la gente non ha soldi che si vuole contrastare? Tutto è già stato assorbito e depredato.
Se si intende attuare una seria lotta all'evasione, servirebbe, come prima cosa, rivedere l'equità e la correttezza dell'attuale sistema fiscale, riformandolo in termini di giustezza e razionalità. Se il sistema fiscale tende ad assorbire la maggior parte delle energie di un'azienda (ma anche di una famiglia) impedendogli di trattenere determinate risorse, si otterrà un deperimento della capacità produttiva o addirittura, con il tempo, la chiusura dell'attività stessa. La conseguenza di tutto questo sarà un calo dell'entrata del fisco con risultato opposto a quello sperato.

12/06/13

IL RITORNO DEL 29

IL RITORNO DEL 29
Una crisi già conosicta, con il rischio di una medicina ben più amara

La parola “crisi” non rappresenta soltanto un insieme di attese e speranze largamente infondate e naufragate nel nulla, ma anche il momento culminante di una grave stato sociale paragonabile ad una grave malattia (Ippocrate) da cui si può guarire solamente attraverso una cura radicale e un mutamente e cambiamento tanto deciso quanto repentino degli stili di vita, dell’atteggiamento verso i consumi, della quotidianità, del modo di intendere il rapporto dell’individuo con gli altri, della cultura. Come nella crisi del 1929 per gli Stati Uniti anche per l'attuale crisi Europea/Italiana dobbiamo cogliere l'occasione fondamentale quanto essenziale di ricostruzione e di guarigione da una situazione avversa cresciuta all'ombra di falsi modelli, ideali ed illusioni esplose in modo improvviso e deflagrante, imponendo una medicina come, un po' come fece la Thatcher in Inghilterra, contro le attuali problematiche: un cambiamento radicale nella società, nell’economia e nella cultura. E' essenziale ricostruire un tessuto economico, politico e finanziario, senza comprimere i diritti individuali, tutelare la società (potenziando ed ampliandone i diritti) ed i valori storici e culturali da cui ha avuto origine la nostra civiltà.
Perché l'origine di questa crisi così come quella Americana del 29 nasce ed è figlia, in modo ancor più forte, di un insensato, errato ed abuso del concetto di globalizzazione. Una globalizzazione più di interessi e di alchimie finanziarie (derivati, i Subprime, ecc), piuttosto che sostanziale, basata su valori reali e concreti. Questa crisi così come La Grande Crisi è anche il frutto dello sviluppo asimmetrico tra varie economia (da qui l'assurdità dell'attuale concetto di globalizzazione), l'utilizzo di regole e leggi non omogenee diverse tra stato e stato in un mercato “comune”. Pensate a come i prodotti cinesi o Rumeni arrivano in Italia, come sono prodotti, in Italia sarebbe un reato, ma alla fine quelle merci arrivano sul mercato.. Questo non è drogare un mercato, falsificarlo, metterlo in crisi? In sostanza non vi è un adeguata sincronizzazione delle basi che regolano il mercato mondiale e di conseguenza non vi è una omogenea espansione ed ampliamento dello stesso. Se nel 29 le cause furono a causa del periodo di ricostruzione delle economie europee, della sostanziale chiusura del mercato sovietico, dell’impossibilità di allargare i possedimenti e i mercati coloniali ormai sostanzialmente saturi. Oggi allo stesso modo, possiamo parlare di Cina invece di Russia, allo stesso modo l'impossibilità di accedere a nuove risorse (al posto delle colonie) questo per colpa anche di una mancanza di sostanziali innovazione tecnologiche.
Così come nel 29, anche oggi, tra le ragioni principali della crisi vi sono certamente la compressione dei salari, che limitava la capacità d’acquisto della maggioranza della popolazione, (causati dalla sciagurata scelta di questo sistema Monetario, da mancati controlli e regole mancanti o sbagliate). Anche oggi registriamo una crisi di sovrapproduzione di merci, dovuta anche allo sviluppo ed all'esplosione Cinese e di altre Nazioni (certo non da impedire, ma se si partecipa ad un mercato comune le regole devono essere comuni ed uguali per tutti) che, grazie a nuovi protezionismi, mettono in crisi l'expo di altre nazioni che sono obbligate a costi maggiormente elevati.il risultato di questo ha un ulteriore grave conseguenza ovvero l'occupazione.
Come vedete la storia si ripete, ma purtroppo oggi abbiamo un'aggravante, nonostante qualcuno sia passato da questa situazione, non se ne vogliono prendere gli spunti per superarla, o forse non si è capaci poiché gestiti da soggetti incapaci quanto incompetenti o peggio ancora perché siamo sotto scacco di regole, regolamenti e leggi che hanno come obbiettivo non lo sviluppo economico ed il benessere sociale ma il controllo delle economie, delle ricchezze e della società In tal caso la medicina potrà essere ben più amara rispetto alla crisi del 29. Personalmente considero come ulteriore aggravante all'attuale crisi, specialmente in Italia, la disattenzione e la superficialità della maggior parte della gente, impegnata a vivere ancora su falsi miti, speranze ed illusioni, incapace di reagire ad una situazione sociale grave fortemente instabile. Stiamo diventando una società di schiavi e se non usciamo da questa schiavitù la crisi sarà sempre più forte. Avete presente Matrix.. ?!

10/06/13

Società di schiavi e disinteressati.

Società di schiavi e disinteressati.

In questo periodo di crisi la gente, le persone vanno ricercando cause e motivazioni, ma ancor peggio fanno i politici che propongono soluzioni incapaci di portare benefici miglioramenti poiché non agiscono sulla vera causa della crisi. L'euro e questa Europa. Sin dalla sua entrata in vigore l'euro a determinato una perdita di potere d'acquisto da parte delle famiglie, perché la lira è stata svenduta, perché nessuno a controllato e calmierato l'aumento che furbescamente molte aziende anno attuato in fase di trasformazione, perché l'euro è una moneta senza un valore reale, perché l'euro non appartiene agli stati ma ad aziende private. Nessuna busta paga è stata adeguata la gente non ha più la capacità di acquisto di prima e di conseguenza non può spendere. Quindi inutile spingere per aumentare la produzione se dall'altra parte non ci sono soldi per svuotare i magazzini.
La mia conclusione è questa, ovvero che tutto questo declino economico/sociale ha avuto inizio con L'Euro. Ci ha resi schiavi di un sistema che ha estromesso dalla centralità l'essere umano, la famiglia, il lavoro.. ci ha resi "schiavi". Viriamo in un momento di crisi, ma la crisi nasce proprio quando l'uomo è schiavo, ed oggi più che mai siamo una società di schiavi (schiavi dei mass media, delle banche della burocrazia, dei falsi miti..). La cosa assurda di tutto questo è che non vi sono sbarre, ne reti spinate, ne torri, ma tutto ci viene ovattato e reso indolore da una serie di meccanismi noti, ma la gente se ne disinteressa ricercando cause e motivi in altre direzioni, offuscati dalla nebbia della menziona,, dell'ignoranza e dalla paura di cambiare. Parafrasando Oriana Fallaci “Agli uomini non interessa né la verità, né la libertà, né la giustizia. Sono cose scomode e gli uomini si trovano comodi nella bugia e nella schiavitù e nell'ingiustizia. Ci si rotolano come maiali.”
sono sempre dell'idea che sia la gente ad avere in mano il proprio destino e che abbia i mezzi e la possibilità di riportare le giuste misure in questa società, ma la condizione è quella di ribellarsi a questo stato di schiavitù.