21/06/11

Moody's il burattinaio



Mody's è una società con base a New York che esegue ricerche finanziarie ed analisi su attività commerciali e governati statali. L'azienda realizza un omonimo rating per le attività che analizza. Un indice che ne misura la capacità di restituire i crediti ricevuti in base ad una scala standardizzata e suddivisa tra debiti contratti a medio termine e a lungo termine.
Questa società che si erge a giudice dell'economia Mondiale, volendo con un proprio giudizio, mette in crisi intere nazioni ma sopratutto la gente comune. La cosa buffa è che nessuno (nel valutare la serietà dei loro giudizi) si chiede dove era questa società quando è iniziata la crisi quanto nelle principali borse tutte le azioni crollavano, come mi non ha saputo dare prima di altri l'allarme è prevenire, limitare i danni che ancora oggi stiamo patendo?
Nella crisi che ha duramente colpito i mercati legata ai mutui sub-prime americani ed ai derivati e che non ha insegnato nulla ai Governi perché tutto sta tornando come prima, gravissima è stata la responsabilità delle agenzie di reating, che hanno sfornato giudizi e rapporti lusinghieri, spesso da tripla 'A' su prodotti finanziari rischiosissimi connessi a quei prestiti che continuano ancora oggi a viaggiare alla deriva ed al di fuori di qualsiasi controllo nei portafogli di banche speculatrici,investitori e risparmiatori.
Le Autorità monetarie e di borsa, non hanno fatto nulla per monitorare la reale situazione degli strumenti derivati che continuano a proliferare come vere e proprie scommesse nelle roulette truccate dei mercati globalizzati, specie su prodotti assicurativi, polizze vita e malattia, non approntando alcuna rigorosa verifica sulle allegre pagelle date dalle agenzie di rating a prodotti spazzatura (il rating applicato alla banca dei fratelli Lehman, era di notevole affidabilità: “A2” per Moody’s, “A” per Standard & Poor’s, “A ” per Fitch, le tre sorelle del rating corresponsabili del crack per non averlo segnalato in tempo e che il 15 settembre si affrettavano a declassare a negativo i loro voti),né emesso alcuna sanzione su comportamenti spesso truffaldini ed in conflitto di interesse con le stesse banche, alle quali Moody’s,Standard & Poor’s,Fitch,le tre sorelle del rating, sono legate spesso con rapporti incestuosi.
Che reating hanno moody's e sorelle?
Come è possibile che queste società abbiano tanto potere quando è dimostrato che non serve a nulla se non a veicolare gli interessi dei grandi gruppi e delle banche? (allora bhe a qualcosa serve in effetti, ma di certo non alla gente comune come noi).

torniamo a mody's, il rating che questo gruppo esprime, non è né più né meno il parere che una società specializzata nell’analisi di dati macro e microeconomici mette a disposizione degli investitori per consentire loro di orientare in maniera più consapevole le loro scelte in merito alle personali decisioni di allocazione del capitale investito. Tuttavia, negli anni, le tre società di reating – che, detto per inciso, costituiscono una vera e propria lobby di potere e sono di fatto market maker e opinion leader allo stesso tempo – hanno cominciato a vaticinare in toni oracolari e, spesso, per compiacere gli umori degli investitori stessi.
La cosa paradossale è che queste aziende non risolvono i problemi, ma li creano, Ci vuole poco a pensar male dicendo che potrebbero anche esprimere pareri non disinteressati visto che ogni loro espressione è dogma e le grandi organizzazioni mondiali (intendo banche e grandi multinazionali) agiscono conseguentemente ricavandone vantaggi.
Il rapporto stretto tra finanza e politica è una costante universale. Il potere del mondo finanziario è così esteso, che appare naturale l'interazione con la politica. Possedere una banca è molto meglio che essere amico di una banca. Se si guarda a quanto avviene all’estero, le cose non sono poi tanto diverse. La finanza è spesso considerata un “grande azionista” della politica. Obama è additato da sempre come burattino delle lobby di Wall Street. Blair una volta in pensione lavora per JP Morgan. L’elenco, ve lo assicuro, è lunghissimo.
Venendo all'Italia, stranamente, in un momento di crisi forte crisi a livello politico succede che moody's mette sotto esame molte strutture pubbliche e molte al nord.. uno strano caso vero? Altrimenti come sarebbe possibile accentuare la crisi e favorire l'interesse dei grandi poteri il tutto ovviamente con l'appoggio di pareri negativi di rispettate ed onorate società di reating.
Per non parlare del debito sovrano Italiano, delle mire della BCE sui soldi degli italiani e sul controllo dell'economia.

16/06/11

2010 altro anno di presa per il sedere.. e noi paghiamo


Numeri che parlano da soli.
La crisi esiste ma per la gente normale le micro e piccole aziende (tessuto del nostro Paese), mentre per le grandui lobby, le banche i grandi poteri i numeri dicono cose ben diverse.
Questo dimostra come la ricchezza si stia spostando sempre di più, in modo inequivocabile ed in modo sproporzionato verso i grandi gruppi che mirano ad un controllo totale. Ecco alcuni esempi di fatturati 2010

Generali ha registrato nel 2010 un utile operativo di 4,077 miliardi di euro (+11,7%) pari ad un incremento dell'utile netto del 30% rispetto al 2009

Vittoria Assicurazioni ha chiuso il 2010 con un utile netto pari a 27,1 milioni di euro contro 14,5 milioni di euro dell'analogo periodo dell'anno 2009 (+86,1%).

Groupama Assicurazioni: +20% a 45 mln utile 2010

MPS risultato netto di 985,5 milioni di euro, in crescita di oltre 750 milioni sul 2009 (+104,6% sul 2009)

Unicredit chiude il bilancio 2010 con un utile di 1,323 miliardi di euro contro i 1,7 miliardi del 2009.
Si lamentano poverini hanno fatto un utile che nemmeno il fatturato di 3 Pesi dell'Africa messi assieme lo realizza..
Bnl, utile lordo 2010 a 432 mln (-17%), +4,8% risultato gestione. BNL è però gestita da BNP Parisbas che vediamo un po':
BNP Paribas ha chiuso il 2010 con un utile netto di 7,84 miliardi di euro, in aumento del 34,5% rispetto ai 5,83 miliardi dell’esercizio precedente. (non male è??!!)

Banca Generali chiude il 2010 con utile netto in crescita 82,2 milioni e + 30%

Intesa SanPaolo chiude il 2010 con un utile netto di 2,7 miliardi di euro in calo del 3,6%
Insomma nessuna perde tutte queste aziende guadagnano solo si lamentano di non aver guadagnato abbastanza.. poverine.. ci prendono proprio in giro!!

Nestlè ha annunciatodi aver più che triplicato nel 2010 il suo utile netto a CHF 34,23 miliardi. La prima impresa al mondo dell'industria alimentare ha beneficiato della vendita della partecipazione in Alcon I ricavi di Nestlé sono cresciuti del 2% a CHF 109,72 miliardi.

Danone ha chiuso il 2010 con profitti in salita a 1,67 miliardi di euro dai 1,41 miliardi registrati dodici mesi fa. Il mercato stimava utili per 1,66 miliardi. Le vendite hanno registrato un rialzo di quasi il 7%, attestandosi a 17,01 miliardi.

Inalca, la societa' di cui Cremonini ha riacquisito il 100%, ha registrato un utile netto di 31,9 milioni di euro, contro i 7,2 milioni del 2009. I ricavi sono passati da 1.154 a 1.228 milioni

Barilla ha chiuso il 2010 con un fatturato consolidato di 4,02 miliardi, un margine operativo lordo di 0,55 miliardi e un utile di 27 milioni (tornata in utile nel 2010 dopo un periodo nero)

Mediaset ha chiuso il 2010 con ricavi consolidati pari a 4.292,5 milioni, in aumento del 10,5% rispetto al 2009, e con utile netto di competenza del gruppo di 352,2 milioni (272,4 milioni nel 2009), in crescita del 29 per cento

Total nel 2010 ha registrato un rialzo dell'utile netto del 32% a 10,3 miliardi, performance favorita dalla corsa dei prezzi del greggio

gruppo Api, anonima petroli italiana, ha chiuso il 2010 con un valore della produzione pari a 3,4 miliardi di euro, in aumento 16,6% rispetto ai 2,8 miliardi di euro del 2009

Royal Dutch Shell ha chiuso il 2010 con un utile netto di 20,13 miliardi di dollari, in aumento del 61% rispetto ai 12,52 miliardi realizzati nell’esercizio precedente.

Philip Morris ČR l’attività procede a gonfie vele, con un 13% di incremento degli utili netti (che hanno raggiunto i 2,43 miliardi di corone), il gruppo è controllato dalla Philip Morris International. Che a utile sta messa ancor meglio.

Queste sono solo alcune aziende top, alcune delle quali a loro volta controllate o partecipate da altri grossi gruppi Mondiali. (se volete incazzarvi ancora un po' cercate i risultati di altre società), insomma penso non ci sia molto da spiegare o capire. Forse ha detto bene Bossi qualche giorno fa, i soldi ci sono si sa dove sono ma non li si vuole tassare? Perchè? Aspettiamo risposte..
La crescita e lo sviluppo dell'utile è diventata una mania un simbolo, non ci si accontenta di fare utile ma lo si deve incrementare ogni anno per forza, a qualsiasi scopo. Questo è assurdo ovviamente è come voler far produrre ad un pianta ogni anno dei frutti in più.. prima o poi la pianta sotto il peso dei frutti si spezza..
Noi siamo i soliti pirloni ce la facciamo raccontare e mettere in quel posto come aspiranti sadomasochisti magari tra poco ci proporranno pure qualche frustata..

13/06/11

Bilderberg.. un gruppo che comanda il mondo altro che America, Cina e grandi nazioni


Gruppo Bilderberg (detto anche conferenza Bilderberg o club Bilderberg) è un incontro annuale per inviti, non ufficiale, di circa 130 partecipanti, la maggior parte dei quali sono personalità influenti in campo economico, politico e bancario. I partecipanti trattano una grande varietà di temi globali, economici, militari e politici.
Il gruppo si riunisce annualmente in hotel o resort di lusso in varie parti del mondo, normalmente in Europa, e una volta ogni quattro anni negli Stati Uniti o in Canada. Ha un ufficio a Leida nei Paesi Bassi[1]. I nomi dei partecipanti sono resi pubblici attraverso la stampa [2] ma la conferenza è chiusa al pubblico e ai media[3].
Dato che le discussioni durante questa conferenza non sono mai registrate o riportate all'esterno, questi incontri sono stati oggetto di critiche ed anche oggetto di varie teorie del complotto
IL CLUB ESCLUSIVO - La conferenza di Bilderberg e’ un club esclusivo che dal 1954 riunisce, segretamente, influenti personalita’ del mondo economico e politico in particolare. Il carattere estremamente segreto della riunione e’ regolarmente criticato da alcuni che lo considerano antidemocratico. Tra di loro i giovani socialisti grigionesi che hanno gia’ annunciato l’intenzione di organizzare una manifestazione di protesta a St. Moritz l’11 giugno. Bilderberg si definisce un forum internazionale esiguo, flessibile, informale e off-the-record e la sua unica attivita’ e’ la sua conferenza annuale. L’incontro non prevede ne’ risoluzioni, ne’ voti, ne’ dichiarazioni politiche. Dal 1954, data del primo incontro in Olanda nell’Hotel Bilderberg che ha dato il nome all’evento, cinquantasette conferenze sono state organizzate. Tra le grandi personalita’ che vi hanno partecipato in passato e’ spesso citato quello dell’ex segretario di Stato Usa Henry Kissinger, l’ex presidente americano Bill Clinton o il cancelliere tedesco Gerard Schroeder.
La schiera dei pochi eletti a prendere parte al meeting (circa 130 partecipanti, la maggior parte dei quali sono personalità influenti in campo economicopoliticobancario, ma anche giornalistico) prende il nome dall’hotel in cui decisero di riunirsi per la prima volta, il 24 maggio 1954: l’hotelBilderberg di Oosterbeek, in Olanda. Da allora si son visti una volta all’anno, nella maggior parte dei casi in Europa, esclusivamente su invito dei reggenti del gruppo. Tra i partecipanti storici figurano David Rockefeller, Henry Kissinger, la regina Beatrice d’Olanda, Richard Perle, i dirigenti della Federal Reserve Bank, di Credit Suisse e della Rothschild Europe, dellecompagnie petrolifere, della Coca Cola, della Philips, della Unilever, di Time Warner, di AoL, della Thyssen-Krupp, di Fiat, i direttori e corrispondenti delle principali testate del mondo, rappresentanti della Nato, dell’Onu, della Banca Mondiale e della Ue, economisti e molti ministri dei governi occidentali. La lista dei partecipanti del 2010 includeva tra gli altri Bernabe’ (Telecom), Conti (Enel), Elkann (Fiat) o Scaroni (Eni, per citare solo alcuni nomi italiani, nonche’ Eric Schmidt (Google), Richard Holbrooke e Lawrence Summers.
La Bilderberg non è una riunione legalmente accettabile. Perché? Il motivo è chiaro: politici e capi di Stato dovrebbero sempre render conto di tutte le riunioni che fanno ai propri cittadini, consentendo ai mass-media di seguire l’evento e fare domande a riguardo. Capi di Stato e politici sono i nostri rappresentanti e dovrebbero rendere partecipi tutti dell’agenda dettagliata dell’incontro Bilderberg e delle decisioni che si prenderanno in merito ai piccoli ed ai grandi problemi che ci coinvolgono tutti.
Invece non è così, il gruppo Bilderberg è un incontro riservato e le decisioni che prende l’élite sono le decisioni a cui noi tutti cittadini dovremo, semplicemente, conformarci.
“I media sono il quarto potere in una democrazia, dovrebbero avere la responsabilità di occuparsi di eventi come la riunione segreta Bilderberg – ha detto Andrew Müller , attivista del movimento We Are Change – se i direttori dei mass-media si riuniscono in segreto con i nostri politici, allora la democrazia è in pericolo”.
Una cosa riguardo la misteriosa riunione è chiara: le decisioni che, anno dopo anno, sono state prese dai partecipanti del Bilderberg, non sono mai state buone. Non sono mai state fatte scelte rivolte al miglioramento delle condizioni di disuguaglianza economica, povertà, fame e guerra che affliggono il mondo, bensì si è sempre scelta la via opportunistica, decidendo come agire solo in base ad un interesse politico ed economico rivolto al mantenimento dello status di “potenti” dei partecipanti al famoso conclave, a danno del resto dei cittadini europei e di tutto il mondo.
Ma perché tanto segreto dietro queste riunioni che nel 2008, a pochi mesi dal crack di Lehman Brothers pre-delinearono in quel di Chantilly, in Virginia, una nuova mappa dell'ordine economico mondiale post-crisi con un panel di partecipanti che andava dal presidente della Fed, Ben Bernanke, all'allora presidente della Federal Reserve di New York, Timothy Geithner (ora segretario del Tesoro di Obama), passando per il presidente della Deutsche Bank, Joseph Ackermann? Una risposta se la stanno dando i malcapitati svizzeri che amano come di consueto la riservatezza e rifuggono le manifestazioni, peraltro già organizzate con tanto di blocchi stradali.
Se dal 1954, anno della prima riunione Bilderberg, si fossero prese buone decisioni, oggi il mondo non soffrirebbe la fame e non ci sarebbe nessuna crisi finanziaria da affrontare. Un esempio: si possono costruire serre in Africa per sfamare tutta la popolazione e costruire impianti di irrigazione per rendere fertili i terreni più aridi. Questo solo per parlare dell’Africa.
Per quanto riguarda l’Europa: la crisi finanziaria non avrebbe avuto ragione d’esistere, perché se l’interesse fosse stato quello di costruire l’Unione Europea per il benessere collettivo di tutti i cittadini europei, oggi tutti godremmo di una buona salute finanziaria. Invece, l’UE è stata creata solo per rendere più facile l’illecito economico dei potenti dei vari Paesi europei.
Altro che decisioni prese dagli stati e dai loro rappresentanti altro che G8 G9 G10 ecc, è tutta una presa per il culo per gestire i soldi nostri e di tutte le persone normali che si spaccano il cu.lo, che vanno a votare, che fanno i referendum.. che fanno secondo oro i pagliacci.
Insomma come sempre i potenti gestiscono soldi interessi e.. il nostro futuro tanto a noi che cui frega abbiamo al py tv, 15 giorni di vacanze all'anno, la mutua, una macchinina di tutto rispetto.. ma sì stiamo bene così vero?
Certo finché rimarrà tutto così nulla cambierà finche ci faranno credere di stare bene così di avere tutto.. (mentre non abbiamo nulla se non cose inutili e futili, banali senza alcun valore vero) di vivere in una società perfetta.. direi che il film Matrix in confronto è nulla...

provate un po a farvi qualche domanda invece di scanalare sulla tv in cerca di programmi scialbi, vuoti, penosi e pietosi, provate a ragionare con la vostra testa e cercare risposte.