24/03/11

Benzina.. rincari, accise e pantalone paga.. ora basta però

 “Abbiamo abolito l’aumento di un euro sui biglietti del cinema e finanziato stabilmente la tax credit, con risorse che derivano dalle accise sulla benzina: un piccolo sacrificio di uno o due centesimi, che tutti gli italiani saranno lieti di poter fare”. Le parole pronunciate dal sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Gianni Letta, se da un lato hanno fatto felici gli amanti del cinema, dall’altro hanno fatto imbestialire automobilisti, associazioni dei consumatori e gestori delle pompe di benzina. “Una follia”, ha commentato il Codacons. “Considerati i prezzi attuali dei carburanti, giunti alle stelle, e la frequenza con cui un cittadino fa rifornimento, si capisce chiaramente come il sacrificio richiesto agli utenti sia tutt’altro che piccolo, e nessun italiano sarà lieto di dare il proprio contributo”, spiega l’associazione. “Oltretutto un rincaro della benzina, seppur minimo, rischia di avere ripercussioni sul tasso di inflazione, con danni enormi per la collettività”. “Siamo alla follia più totale”, affermano in una nota Adusbef e Federconsumatori. “Ovviamente”, affermano le associazioni, “riteniamo positiva l’abolizione dell’aumento di 1 euro del biglietto del cinema, contro il quale già eravamo intervenuti. Ma è da folli scriteriati l’idea di fare ciò aumentando, come contropartita, l’accisa sulla benzina”. Secondo i consumatori “si tratta di un’operazione estremamente dannosa, viste le pesanti ricadute che ciò determinerà non solo sui costi diretti dei carburanti, ma anche sull’inflazione. In un periodo come quello attuale, in cui la benzina si attesta ai costi più elevati mai registrati, stentiamo a credere ad un’iniziativa del genere”. Critico anche il Movimento Difesa del Cittadino: “Questo governo fa il gioco delle tre carte, mettendo ripetutamente le mani nelle tasche dei cittadini”. Per l’Adoc il provvedimento è “assurdo e gravoso per i consumatori, che a causa dei rincari hanno già subito un danno di 300 euro”. La misura, afferma l’associazione dei consumatori, “è in palese contraddizione con quanto espresso durante la riunione di martedì con il ministro Romani, dove si è discusso di intervenire su Iva e accise in modo da ridurre i prezzi dei carburanti. Invece di imporre nuove tasse, dovrebbero essere tagliate di otto centesimi le attuali accise, per riportare il costo della benzina nella media europea”. L’aumento dell’accisa manda su tutte le furie anche i gestori. “Siamo allibiti”, ha commentato il presidente della Fegica-Cisl, Roberto Di Vincenzo. “È una misura che va esattamente nella direzione opposta a quanto auspicato da tutto il mondo. Ci sono le condizioni per abbassarla, anziché aumentarla, e per attivare la norma che prevede un intervento quando il prezzo supera i 70 dollari”. La decisione del cdm, prosegue il presidente dell’associazione dei gestori che aderisce alla Cisl, “ci lascia esterrefatti: in un momento in cui il prezzo dei carburanti è molto alto e lo stesso governo continua a dire che bisogna intervenire, poi agisce nella direzione opposta. Di questo passo anche per la prossima vaccinazione aumenteranno le tasse sulla benzina, ma almeno abbiano il coraggio di dirlo”. Anche Martino Landi, presidente di un’altra associazione dei benzinai, la Faib Confesercenti, si scaglia contro il provvedimento: “Sconcerto e sorpresa si sposano con l’indignazione di una categoria che aveva chiesto, insieme alle associazioni dei consumatori, il taglio di 4 centesimi delle accise”.
Siamo davvero al limite della moralità non quanto ai due centesimi ma al concetto. Tasse su tasse ma mai otimizzare i costi è assurdo ridicolo, abbiamo già la penzina peggiore e più cara in europa con accise fuori legge.

22/03/11

Le care vecchie case farmaceutiche.. ..

Uno studio rivela come le aziende farmaceutiche riscrivano gli articoli scientifici per gonfiare le virtù di una medicina o nasconderne i danni collaterali. Ed è sulla base di questi "falsi" che spesso vengono fatte le ricette. Gli articoli scientifici che riportano studi clinici controllati riguardanti nuovi farmaci rappresentano la base per redigere articoli più divulgativi che influenzano le prescrizioni da parte dei medici che raramente leggono gli articoli originali. Le industrie colgono questa opportunità per rendere gli articoli il più possibile favorevoli al nuovo farmaco, facendoli revisionare - o addirittura scrivere completamente - da esperti che rimangono anonimi, sono i cosiddetti "scrittori fantasma". Molto spesso non si tratta di modificare i risultati, ma di presentarli in modo attraente, enfatizzando piccoli risultati e minimizzando l'eventuale presenza di effetti tossici.
Particolare attenzione viene riservata al riassunto del lavoro, perché in generale questo non è oggetto di molto interesse da parte dei valutatori, mentre rappresenta la parte dell'articolo che più frequentemente è letta e determina l'impressione finale da parte del lettore.Questo modo di operare è evidentemente non-etico e non riguarda solo le industrie interessate, ma anche i ricercatori clinici che accettano di firmare lavori scientifici scritti da altri. Uno studio pubblicato su "Plos Medicine" analizza i documenti messi a disposizione da parte della Giustizia Federale degli Stati Uniti che riguardano in particolare parecchi articoli scritti per commentare gli effetti favorevoli della terapia ormonale in menopausa da parte di una ditta specializzata nella stesura di articoli scientifici a pagamento. I ghost writer cercavano di mitigare il rischio di tumore della mammella dovuto all'uso della terapia ormonale magnificando benefici cardiovascolari e prevenzione della demenza, della malattia di Parkinson (e persino delle rughe, senza ovviamente alcuna base scientifica).
Tutto ciò non può che nuocere all'appropriatezza delle terapie, ma serve invece a gonfiare le prescrizioni e i profitti. È importante che i medici siano critici nella lettura della documentazione che ricevono, controllando i dati se possibile sui lavori originali. Occorre anche che il Servizio Sanitario Nazionale dissemini informazioni oggettive per ridurre la sproporzione oggi esistente fra messaggi dell'industria farmaceutica e informazione indipendente.

Silvio Garattini, direttore Istituto Mario Negri di Milano

07/03/11

Berlusconismo anti Berlusconuismo e le marionette


La politica degli ultimo 20 anni ha avuto un solo ed unico minimo comune denominatore. Berlusconi!
Tutto era ed è fatto sotto l'ottica del berlusconiscomo e dell'antiberlusconismo. Cose anche intelligenti ed interessanti come il processo breve viene spiegato e valutato in questa ottica.
La politica Italiana è malata lo si sa, ma ora si è pure rincoglionita, sì perchè la politica deve essere al servizio della gente non a favore o contro Una persona. I risultati si vedono a sinistra è sorta un incapacità di programmazione, organizzazione e opposizione di idee che non trova eguali nella storia. L'unica cosa che sanno fare è parlare contro Berlusconi per il resto non sanno nemmeno trovare un leader, proporre un programma, Nulla il vuoto assoluto. A destra tutti vivono invece all'ombra di Berlusconi come se fosse una quercia secolare sotto la quale tutti si riparano e mangiano. Anche qui l'assopimento della situazione porta a concepire piccolezze, ma anche invidia da parte di qualcuno (Fini, docet), si parte con grandi impegni grandi ideali poi alla fine la montagna partorisce il topolino.
E' ora di finirla con questi atteggiamenti di inettitudine con i quali si vuole mascherare un assoluta incapacità di proporre e fare da un lato e di emergere e rinnovare dall'altra, è ora di finirla con tutti questi burattini che recitano una parte vecchia, angusta, scontata e ormai nauseante e nauseabonda.
E' assurdo vedere come in 20/30 anni siano cambiati i nomi dei partiti ne siano nati 20 che poi si sono divisi poi metà di questi si è persa.. sono nati pcb, ipp t, cvd, mmv i crp, il qui quo qua, ma la cosa più inquietante è che per 30 anni i personaggi sono sempre gli stessi. In altre democrazie i partiti sono quei 2 -3 ma li cambiano i leader, cambiano gli esponenti di spicco, cambiano tutti, al fine di portare nuove idea, linfa vitale, far progredire il loro Paese. Qui invece.. L'opposto.
Forse è ora di cambiare, ma per far questo dobbiamo iniziare nel nostro piccolo, dobbiamo iniziare nel nostro piccolo iniziando a fare noi stessi da promotori e da sostenitori al nuovo, alle nuove idee, dobbiamo iniziare noi stessi a valutare idee proporre idee senza l'ossessione di Berluscon io dell'anti-Berlusconi, dobbiamo pensare in funzione del bene nostro.
Ogni giorno accendendo quell'apparecchio idiota e mangia soldi che è la Tv possiamo assistere ai teatrini del non mi interrompa perchè io non la interrompo, del Berlusconi si Berlusconi No, del Giudice Bravo Giudice incapace, ma mai riusciamo ad assistere a confronti chiari diretti alla nascita di idee sane, vincenti, a contributi politici che siano in funzione del miglioramento del paese, si parla solo di troie troiette, di Berlusconi, di trans della sinistra e del mignottaggio in genere dei politici. A questi punti siamo ridotti ma non riusciamo a capire che questa gente è il male del nostro Paese, tutti da destra a sinistra è ra di finirla di sostenere queste persone, dobbiamo imporre un cambiamento dal basso n partendo dai piccoli centri dalla politica dei propri comuni, dai vostri piccoli gruppi politici, dalle vostre e nostre azioni quotidiane.
Solo così inizieremo un Cambiamento che le mummie di questo paese non voglio no attuare per i loro interessi per la loro incapacità.