20/04/11

Obama delude ? (Forse si, almeno in parte)

Il presidente più cool della storia degli Usa si è perso?
Vorrei analizzare un poco la situazione per capire come mai questo personaggio dalle grandi aspirazioni, promesse e così amato dalla gente sembra in standby.
Partiamo con la Politica del verde. Obama era ed è un assertore dell'ecologia, a tale proposito la sua ricandidatura ormai ufficiale, avrà come base l'ecologia, ancora aggiungo. Analizzando però la proposta/programma quella del Presidente Usa sono idee in politica energetica, praticamente uguali a quelle di ogni presidente degli ultimi decenni: ridurre le importazioni di petrolio per puntare su gas naturale, nucleare, fonti rinnovabili ed efficienza energetica. Ma quante delle precedenti promesse sono state mantenute, I risultati dei vari incontri internazionali in materia di ambiente e riduzione di emissioni bnon hanno certamente soddisfatto gli elettori USA, anzi, inoltre in questa ottica ecologista non sembra essere un buon risultato la chiusura del Chicago Climate Exchange.
Politica estera, il Prsidente Usa anche qui si trova un po' nei guai, non ultima la diatriba con il congresso in merito alla questione Libia Il Presidente più cool che ci sia è infatti impantanato in un’ imbarazzante polemica tutta interna, con un Congresso inviperito (eufemismo) per non essere stato minimamente avvertito dei propositi presidenziali in merito all’avventura in Libia. Lo scontro è talmente aspro che, al suo ritorno dal viaggio-vacanza in America Latina, Obama si è trovato sulla scrivania del proprio ufficio una lettera dello speaker della Camera dei Rappresentanti Boehner, il quale gli ha messo nero su bianco sette-domande-sette. Sostanzialmente il battagliero repubblicano Boehner, chiede: “vogliamo che il Presidente spieghi perché abbiamo attaccato la Libia.
Obama sembra essere relativamente solo e in qualche modo anche debole.
Non é uscito dall´Irak, non ha chiuso Guantanamo, non ha completato la riforma sanitaria. Aveva la forza per farlo?
Anche internamente nella politica di assistenza Obama ha delle belle gatte da pelare.
La Casa Bianca ed i Repubblicani hanno raggiunto (o forse imposto) un accordo per prorogare di un biennio i tagli d’imposta decisi da George W.Bush e che sarebbero scaduti a fine dicembre. Come noto, Obama intendeva rendere definitivi i tagli d’imposta solo per i contribuenti con imponibile inferiore a 250.000 dollari annui, mentre i Repubblicani avevano preso in ostaggio il rinnovo fino a 99 settimane dei sussidi di disoccupazione di emergenza. Attenzione però alla scadenza questa situazione può innescare un meccanismo. Anche il taglio dei contributi sociali sulla busta paga appare funzionale alla strategia Repubblicana di “affamare la bestia”: una volta tagliata l’aliquota, infatti, si creano pressioni per evitare il ritorno allo status quo ante, che determinerebbe “un aumento del costo del lavoro”. Ma in questo caso, poiché la payroll tax finanzia la Social Security, il buco di gettito così creato finirà col portare argomenti a favore della tesi repubblicana di rivedere il pilastro previdenziale pubblico, attraverso aumento dell’età pensionabile e/o riduzione delle prestazioni.
Obama delude ? (Forse si, almeno in parte). Ma da nessuno, mai nella storia e in nessun luogo, le promesse elettorali sono state mantenute integralmente. Il Presidente USA ´e considerato l´uomo piú potente del mondo, ma forse non lo è poiché condizionato da maggioranze nel Congresso
non sempre favorevoli, dal potere di potenti organizzazioni economiche, dalle pressioni di gruppi religiosi, dai sindacati, dalla stampa portavoce interessi diversi, ecc.
Obama è almeno un uomo di principi, costretto nei limiti che la sua posizione e le condizione della situazione gli impongono.
Lecito sollecitarlo e chiedergli di più ed inoltre, ci sono reali alternative migliori?

L'ingiusta giustizia italiana

 
L'ingiustizia italiana è un dato oggettivo. Processi interminabili spesso caduti nel nulla di fatto, ombre di corruzione, truffatori a piede libero e molto altro, le cronache sono piene di eventi e narrazioni in proposito. L'ingiustizia però non si ferma qui, troppe volte non si ha la certezza della pena, non vi sono adeguati strumenti di prevenzione e di recupero.
Chi viene giudicato colpevole, m molte volte anche ingiustamente, viene abbandonato a se stesso, magari per piccoli reati finisce per perdere la vita in carcere, mentre collusi mafiosi, assassini e delinquenti della peggior specie godono di permessi e benefici. Situazioni al limite del paradosso. Chi commette reato è giusto che paghi ma in che modo? C'è equità nel giudizio dei processi italiani? L'interpretazione dei giudici (a volte al limite delle decenza) è garanzia di giustizia? E' giusto che chi giudica non debba mai rispondere del suo operato? E' giusto che vi siano processi che durano da anni (alcuni da decenni) senza risultati? A colpa di tutto questo di chi è?
Sappiamo tutti che toccare le toghe in Italia è considerata blasfemia, ma andrebbe fatto servirebbe una modifica regolamentare e comportamentale, ma per fare questo serve una politica forte, concreta e credibile (forse nel panorama Nazionale ad oggi non vi sono figure simili)
Chi giudica ha un compito certamente difficile, per questo motivo deve poterlo svolgere con la massima serenità e capacità di giudizio. Elementi questi facilmente influenzabili da molteplici.
Putroppo questa palude che rappresenta la giustizia italiana porta ogni anno anche a conseguenze pesanti sia sotto il punto di vista economico che di vite.
Ogni anno muoiono nelle nostre carceri circa 180 persone. Spesso sono giovani che sono in cella per piccoli reati abbandonati a loro stessi, l'ultimo esempio è quello di Carlo Saturno era uno dei tanti. Aveva 23 anni, trovato impiccato. Sì' trovato, come fosse un ritaglio di giornale, un oggetto da collezione. La giustizia italiana è anche questo, per la giustizia italiana i giovani italiani che sbagliano, possono morire così, giudicati ed abbandonati, per aver commesso dei reati vero ma di che livello?
Il giovane stava scontando una condanna per furto, ma era anche uno dei tre testimoni del processo contro nove agenti di polizia penitenziaria del carcere minorile di Lecce accusati di violenza e abusi nei confronti dei giovani detenuti Per quanti errori possano fare i ragazzi come Carlo, la loro morte li riscatta. Ma chi riscatterà questo Stato che lascia morire i suoi giovani nelle carceri dove dovrebbe garantire la loro sicurezza? Chi ripaga le persone ingiustamente accusate? Chi ripaga le persone che non trovano giustizia? Chi ripaga i danni di una giustizia lenta ed inefficiente?
Non lo so, so solo che gli Italiani pagano questa giustizia con molti soldi, troppi visti i risultati,ma dalla giustizia non vengono ripagati, come dire oltre il danno la beffa..
Mi piacerebbe che una volta fossero gli italiani a dare un giudizio a questa giustizia per renderla cosciente della propria inefficienza.




13/04/11

Fukushima e l'oscurantismo.. il pericolo aumenta


Il mondo è dominato da lobby a scopo di lucro. Il nucleare è un business dalle prospettive inimmaginabili, allora perché mettere a rischio questo potere e questa ricchezza futura? Le grandi Lobby che gestiscono il pianeta hanno già programmato tutto quindi il “patrimonio n ucleare va tutelato” ad ogni costo e con forza, con così tanta forza che Fukushima è scomparso dall'informazione.
Fukushima non è un evento compiuto anzi è in divenire con potenzialità distruttive senza precedenti.
Qui si tratta di un disastro immane senza precedenti superiore a Chernobyl e non lo dice solo grenpaace o altre organizzazioni simili, ma lo ha affermato la Tepco. Parliamo di un livello 7 mentre il nocciolo sta fondendo overo con il rischio che la situazione possa peggiorare in modo esponenziale e liberare una nube radioattiva che potrebbe portare all'evacuazione di Tokyo e forse di 1/5 del Giappone, senza considerare che questa immensa nube inizierebbe a vagare per il Globo portando.. morte.
Il nucleare è cosa seria e pericolosa servono strade e percorsi alternativi da sviluppare parallelamente, occorre togliere potere alle lobby economiche che gestiscono gli interessi globali ed ora vogliono gestire la nostra salute e la nostra vita.
Il mondo sempre completamente distaccato da questa cosa, la gente normale bombardata da informazioni riguardanti troiette, scandali vari, ecc che fanno sentire questo gravissimo problema lontano, mentre è qui dietro l'angolo.
L'uno invece di intervenire poderosamente in Giappone si occupa solo della Libia (volevano eliminare Gheddafi bastavano 15 giorni) invece tutto è ancora lì perché in Libia c'è il petrolio, ci sono nazioni che vogliono avere più potere ed interessi in Libia (magari a discapito di qualche altra nazione come l'Italia), ci sono molti interessi sul tavolo e qualcuno ha fame.
I cosiddetti potenti del Mondo, le grandi Nazioni, sono immobili sembrano osservare quasi come se tutto questo fosse un esperimento.
Il Buon Obhama che fine ha fatto? Con i suoi propositi e virtuosismi, acclamato come innovatore, come presidente del popolo.. Ebbene ha deluso, se ne sta in disparte evita di prendere decisioni, delude fortemente.
La situazione è davvero al limite della catastrofe Mondiale ma tutto viene taciuto o ridimensionato poiché qualcuno sembra aver interesse a farlo, bhe almeno voi non tacete e non fatevi oscurare dai media.

Vuoi disdire Sky? ecco come fare


Ecco come fare:

  • Compilare il modulo di disdetta del servizio
  • Inviare il modulo compilato per fax, (02.7610107 ), insieme alla fotocopia della carta d’identità
  • Inviare il modulo e la fotocopia della carta d’identità tramite raccomandata con ricevuta di ritorno
  • [Aspettare la cessazione del servizio]
  • Ottenere e conservare la ricevuta di restituzione del materiale

La disdetta, in questi termini dovrebbe avere un costo di 11.44 Euro

copia lettera

Mittente :
Nome Cognome
Indirizzo

Spett. SKY Italia
Servizio Clienti SKY
Casella Postale 13057
20137 Milano



E per conoscenza:
all’Istituto di Credito: __________ – Agenzia di __________ – Via __________

OGGETTO - Disdetta Abbonamento SKY Italia n. carta ............................
Invio: raccomandata RR

Il sottoscritto nato il a , residente in , codice fiscale , che in data ha sottoscritto una richiesta di adesione ai servizi SKY Italia collegata alla carta N.............................con scadenza................................. , numero di contratto.................................... , numero cliente........................ ,
vi comunica formale disdetta immediata del proprio abbonamento ai servizi SKY Italia ritenendo di non voler più usufruire dei servizi proposti dalla società SKY Italia.
A tal proposito il sottoscritto recede dal contratto che lo lega a SKY Italia, con effetto immediato e comunque entro e non oltre trenta giorni dalla data d'invio della presente.
Con la presente annulla ogni eventuale precedente autorizzazione all'addebito di qualsivoglia importo sulle carte di credito o sui conti correnti intestati al sottoscritto.
Con la presente, il sottoscritto revoca altresì qualunque autorizzazione al consenso per il trattamento dei dati personali accordata al momento della sottoscrizione del contratto.

Cordiali saluti

12/04/11

Questa Europa non ci merita!!


A cosa serve un europa costruita solo per l'interesse dei grandi gruppi e dei potenti mai unita veramente se non per il controllo della moneta e della ricchezza (attraverso i soliti noti), attenta a mantenere la concorrenza al livelli bassi limandola dove dove ha raggiunto certi standard e limitandola dove non c'è, a bloccare lo sviluppo, ad andare contro se stessa e gli ideali su cui è fondata. Troppo comodo fare i perbenisti ed i moralisti in parlamento parlare bene con intenti decorosi e magnanimi e poi quando tocca fare i fatti reali.. Alt!! fermi tutti!! L'ultimo esempio è la gestione dei clandestini che stanno sbarcando a Lampedusa credo sia sotto gli occhi di tutto il comportamento idiota della CEE. Sanno solo pararsi il culo e scappare alle loro responsabilità. La loro morale è questa: Non si può, attenti a cosa fate non potete mandarli da noi teneteli ma attenti a come li trattate e poi con la loro faccia da culo che fanno??... Ci accusarci di violare i diritti umani (e qualche politico imbranato ed incapace si accoda giusto per farsi pubblicità).. Bello venire da noi dire cosa fare dei nostri prodotti delle nostre ricchezze, spesso mettendo i crisi settori nobili della produzione italiana a discapito della qualità, imponendoci di importare schifezze (come latte spesso imbevibile ed avariato o in polvere dalle altre nazioni, buttando il nostro, per non parlare di olio, cereali, per non parlare della svendita della lira o del Parmesan, vera schifezza che sputtana il parmigiano, ecc) A chi serve questa Europa, che dopo aver cercato in tutti i modi di annullare le nostre capacità con l'emanazione di direttive volte a distruggere i nostri prodotti caratteristici, ha dimostrato di essere incapace anche di tutelare le sue origini la sua storia non riuscendo nemmeno a mettere nella sua costituzione il fatto che L'europa ha radici Cristiane, non trovando una linea unica di gestione della politica internazinale ed economica.
A chi serve questa Europa i cui politici rappresentano e tutelano solo gli interessi di tutte quelle grandi "Lobbies" industriali, commerciali, finanziarie che se li eleggono finanziandone le varie campagne elettorali? Un Europa dove un gruppo di privati gestisce i nostri soldi ovvero il ricavato del nostro lavoro, prestandoci in cambio il loro denaro (stampato da loro con pochissimi centesimi di spesa e valutandolo poi 100 volte di più) in cambio interessi salati, guadagnando così l'impossibile, generando una perdita di valore incalcolabile a discapito nostro del nostro lavoro delle nostre famiglie, del nostro sudore dei nostri interessi, riuscendo spesso a decidere le sorti di interi settori economici in base alle loro mire di interesse e potere.

Vi riporto la traccia di un articolo scritto in tempi non sospetti prima dell'introduzione dell'euro che doveva essere simbolo di questa europa.
.... Stando alla teoria delle aree valutarie ottimali ci sarebbe da aspettarsi un aumento degli spostamenti di persone sul continente europeo, tutte alla ricerca del lavoro meglio remunerato. Abbiamo detto che, ordinati per grado, gli ammortizzatori di differenze di produttività sono i cambi flessibili, i prezzi flessibili o la flessibilità delle persone stesse. In realtà ci sarebbe una quarta possibilità per ovviare alle disparità naturali e storiche tra le regioni: una gigantesca ripartizione. Ecco allora svelato l’arcano: ci sono forti motivi di credere che, a medio termine, proprio l’introduzione dell’Euro potrebbe condizionare un aumento dell’attività di ripartizione, giustificando così il nascente Stato Europeo nel suo nobile scopo di attutire le disparità regionali tra i suoi cittadini. Disparità accentuate tuttavia dalla mancanza di alternative monetarie, dai prezzi ingabbiati in mille regolamentazioni per difendere i consumatori e dalla bassa mobilità – essenzialmente per motivi culturali e linguistici, al contrario dei cugini americani – dei cittadini europei. Il puzzle interventista sembra dunque prendere forma. “
Per fare un esempio rimanendo nei nostri limiti
È un dato di fatto che nord e sud Italia non siano omogenei nelle rispettive capacità produttive: il primo con maggiori produttività ed intensità di infrastrutture, il secondo più agricolo. Se fossero esistite due Lire, una meridionale e una settentrionale, probabilmente la prima sarebbe stata più debole della seconda, facilitando così la produzione meridionale e le relative esportazioni e riflettendo la minore produttività, determinando un aumento produttivo meridionale ed un incremento di sviluppo. Nell’assenza di questo “ammortizzatore valutario” dovrebbero essere i diversi prezzi a svolgere sussidiariamente questa funzione. In effetti si nota (anche oggi), non a caso, un minore livello dei prezzi al sud. Se tuttavia anche i prezzi sono troppo rigidi, la disparità di produttività può compensarsi in un solo modo: con lo spostamento dei fattori di produzione. Ed è quanto purtroppo è storicamente avvenuto.
Fermiamo questo progetto di un Europa inutile e sbagliato che produce solo differenze, attriti e instabilità.
Ed allora prendiamo il coraggio di urlare la nostra dignità, il nostro valore la nostra o le nostre identità, e diciamo, "Europa, NO grazie!!. Diciamo anche basta a questa e generalizzazione volta solo all'annullamento delle singole coscienze.
Siamo il Paese Europe con più storia, più ricchezze naturalli, artistiche architettoniche, con una struttura agro-alimentare unica e dovremmo dipendere da dei cialtroni attenti solo ai loro interessi!!??


08/04/11

Ma andate a divertirvi...

qualche indicazione .. per il vostro w.e.

Si svolge a Verona, Verona (Veneto)
Da giovedì 7 aprile 2011 a lunedì 11 aprile 2011
Il Salone Internazionale dell'olio extravergine di qualità è il punto di riferimento per operatori del settore e dei numerosi buyers internazionali e occasione imperdibile per trovare soluzioni innovative nel rispetto della più storica e consolidata tradizione olearia.
Si svolge a Verona, Verona (Veneto)
Da giovedì 7 aprile 2011 a lunedì 11 aprile 2011
Vinitaly, The World We Love, da quasi mezzo secolo una manifestazione che propone la degustazione dei migliori vini del mondo con tanti eventi correlati e novità ogni anno.
Si svolge a Ferrara, Ferrara (Emilia Romagna)
Da sabato 9 aprile 2011 a domenica 10 aprile 2011
Un grande evento nato con l’intento di promuovere e sensibilizzare il pubblico sulle bellezze nascoste del patrimonio culturale italiano tramite la Rievocazione storica, i Borghi, le sagre e le tradizioni.
Napoleone III e l'Italia
Milano (MI) - dal 08 febbraio al 10 aprile 2011
Dall’8 febbraio al 10 aprile 2011, nelle sale del Museo del Risorgimento in via Borgonuovo 23, apre al pubblico la mostra fotografica “Napoleone III e l'Italia: la nascita di una nazione”, iniziativa promossa dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Milano, in collaborazione con il Musée de l’Armée di Parigi e con Alinari24Ore. L’ingresso è gratuito.
MiArt
Milano (MI) - dal 08 al 11 aprile 2011
Cento gallerie, il top degli artisti internazionali, un padiglione, quattro giorni di fiera. Dopo due anni di ottimi risultati, sia in termini di business che di presenze, MiArt 2011 punta ancora di più all’eccellenza del sistema artistico attraverso un’ulteriore selezione delle gallerie per presentarsi al mercato e al pubblico come una fiera unica, che ospita le più importanti gallerie italiane.
In programma dall’8 all’11 aprile 2011 (inaugurazione su invito giovedì 7 aprile e apertura straordinaria il sabato sino alle 21.00)
Si svolge a Belluno, Belluno (Veneto)
Da domenica 10 aprile 2011 a domenica 10 aprile 2011
Antica Festa della Madonna Addolorata. Fiera plurisecolare con processione.
Festa della trota
Caldogno (VI) - dal 08 al 10 aprile 2011
Da venerdì 8 a domenica 10 aprile 2011, appuntamento al Centro Parrocchiale Cresole, Caldogno, per la 5^ edizione della Festa della trota. In programma il pranzo a base di trota e allestimento di bancarelle con esposizione di prodotti tipici locali. Le serate di venerdì e sabato saranno allietate dalla presenza di complessi musicali. Organizzazione a cura del Comitato Sagra Cresole.
A cena con il Barolo di Barolo
Barolo (CN) - dal 01 al 15 aprile 2011Tre serate dedicate al Re dei vini. Venerdì 1 aprile, venerdì 8 aprile e venerdì 15 aprile 2011 ventisette produttori di Barolo presenteranno il loro Barolo docg nel corso delle cene nei ristoranti di Barolo.

07/04/11

Grazie Prodi.. la francia ci rimanda i clandestini per merito tuo.


Sapete per quale motivo la Francia può chiudere le frontiere e rifiutare i tunisini come sta accadendo oggi? Grazie ad un accordo bilaterale con l’Italia del 1997. Firmato da Romano Prodi.Grazie Prodi per l'ennesimo capolavoro, non solo hai svenduto la lira, hai messo in ginocchio il commercio italiano e l'economia italiana attraverso il tuo governo (tasse su tasse) e la tua gestione europea (ai permesso il libero mercato dei prodotti cinesi anche contraffatti), ma l'ultima scoperta è veramente inaspettata da uno di sinistra. Mi riferisco all'accordo di Chambery sottoscritto da Prodi il 3 ottobre 1997. Queste disposizioni si trovano nell’Annesso al medesimo Accordo, come testimoniato dalla Gazzetta Ufficiale n. 164 del 15.07.2000.

L'elemento che permette alla Francia di fare quello che sta facendo è inserita in quell'accordo che prevede La riammissione di stranieri irregolari. Sostanzialmente, l’Accordo consente di “ricondurre nel territorio dell’altro Paese persone rintracciate sul proprio territorio in posizione irregolare di cui si possa provare, attraverso una serie di elementi oggettivi, la provenienza dall’altro Stato”.
C'è nell'aria uno sdegno comune
per come i buoni e bravi francesi si stanno comportando alla frontiera con l’Italia. Non fanno passare nessuno ne Eritrei, ne Tunisini, ne Libici. Tutti gridano allo scandalo, molte persone si accodano ai proclami della sinistra ed a parte del governo senza ricordarsi che è stato un leader della sinistra Italiana la causa di questo.
Ma la gente come ragione, prima di aprire bocca pensa a quello che sta per dire o siccome lo ha detto tizio o caio prende tutto per vero? Ma come siamo messi? E pensare che c'è ancora gente che vorrebbe ancora Prodi... Tafazi docet.

Giustizia, servono davvero nuove regole



Tutti se la prendono contro il processo breve poiché additati dalla sinistra (ormai incapace di proporre cose serie ed importanti, ma relegata alla critica sempre e comunque, lavoro facilissimo direi) lo vedono come un ancora di salvezza per Berlusconi. In parte questo potrebbe far comodo all'arcoriano, ma mi chiedo?
Quanti sono i processi storici ancora in piedi Italia (tra mafia e stragi) quanti risolti?
Negli ultimi penosi accadimenti di relativi a giovani uccisi da mesi e mesi si brancola nel buio senza idee ne tracce.
Quanti sono i processi in sospeso?
Quanto dura mediamente un processo in Italia
Lo sappiamo tutti I processi in Italia durano troppo. Tutti lo sanno e tutti ne discutono. Ma le cause dei tempi lunghi della giustizia non sono, come spesso si sente dire, i cavilli legislativi cui gli avvocati si appigliano o l’eccessivo garantismo del sistema. Sono invece, sempre secondo lo studio, molto più banali disfunzioni organizzative e logistiche. Ecco alcuni dati della ricerca: il 69,7 per cento dei processi presi in considerazione non si è concluso con una sentenza, ma è stato rinviato ad altra udienza. Di questi rinvii, il 2 per cento è dovuto al legittimo impedimento dell’imputato e il 3,3 per cento del difensore. Ben il 9,2 per cento è causato dall’assenza del giudice, mentre l’1,8 da problemi pratici (mancanza di un fascicolo, assenza dell’interprete, del trascrittore o dell’aula).
Il 13,4 per cento dei processi è stato rimandato per omessa o irregolare notifica della citazione all’imputato, al difensore o alla parte offesa. A questo va aggiunta la percentuale dei rinvii dovuti a mancata o errata notifica a testimoni e periti: 9,6 per cento. Il 28,9 per cento dei testimoni regolarmente convocati inoltre non si è presentato all’udienza. In Italia nel 2006 un processo penale è durato in media 240 giorni (meno di quello civile, per cui ne sono serviti ben 902 ) con picchi di assurdi di anni e anni.
In tutto questo chi ci guadagna, sicuramente non la giustizia, non la gente comune non chi attende risposte, ma certamente qualcuno che ci guadagna c'è.. vediamo gli avvocati? I giudici? I consulenti? Vedete voi
Qualcosa va fatto bisogna mettere dinnanzi alle loro responsabilità e doveri coloro che hanno un compito importante e fondamentale, a parere mio sarebbe anche importante che in conseguenza di seri errori questi intoccabili possano e debbano pagare.
Le nuove norme approvate ieri dal Senato sul cd. "processo breve" si applicheranno a tutti i procedimenti in corso alla data di entrata in vigore della legge, ad eccezione di quelli che sono pendenti avanti alla corte d’appello o alla Corte di Cassazione. In base all'art. 2 del provvedimento i procedimenti relativi a reati con pena inferiore ad un massimo di dieci anni si estinguono dopo 3 anni dall'inizio dell'azione penale, dopo 2 anni nel secondo grado e dopo 1 anno e mezzo in Cassazione Se poi la Cassazione annulla una sentenza con con rinvio, ogni ulteriore grado di giudizio non potrà durare più di un anno. Per quanto riguarda invece i processi per reati che prevedono una pena pari o superiore a dieci anni nel massimo edittale, i termini si allungano a quattro anni per il primo grado, due anni per l'appello e un anno e sei mesi per il giudizio di Cassazione. Da ultimo, per i reati gravissimi, i tempi si allungano a cinque anni per il primo grado, tre anni per l'appello e due anni per la Cassazoine. Il giudice in ogni caso potra' prorogare fino ad un terzo questi termini in caso di complessità del processo o nel caso in cui ci sia un elevato numero di imputati
Messa così non sembra essere poi malaccio certo tutto si può migliorare! Quindi smettete di ragionare in ottica pro o contro Berlusconi e vedete le cose nella loro naturalezza non sempre tutto quello che viene prodotto è poi così negativo come una parte o l'altra vogliono farvi credere.

06/04/11

Energia, futuro, ambiente ed.. Interessi


L'energia è un servizio/bene a cui siamo sempre più legate e dalla quale dipendiamo sempre più, questo però non significa distruggere l'ambiente e noi stessi per poterla produrre. Altra cosa importante dovremmo anche imparare ad usarla e non sprecarla. La questione energetica è quindi sempre di primaria importanza ed interesse .Si parla molto di Nucleare, discussione spinosa e di difficile soluzione, una cosa invece che sembra andare bene c'è. Con una serie di vantaggi, almeno attuali (anche se molti prevedono problemi per quanto concerne lo smaltimento futuro,) di notevole interesse: L'energia Solare
Un comune su otto in Italia è autosufficiente dal punto di vista elettrico grazie a sole, vento, biomasse e geotermia; a Lecce si produce più elettricità verde di Friburgo, la celebrata capitale tedesca del fotovoltaico; nel 94% dei municipi italiani è presente ormai almeno un impianto rinnovabile. Accusate di essere troppo costose, marginali e inaffidabili, le fonti verdi si prendono la loro rivincita e lo fanno con "Comuni Rinnovabili 2011", il dossier di Legambiente che fotografa la diffusione delle micro centrali ad energia alternativa sul territorio nazionale.

Giunto alla sua sesta edizione, il rapporto illustrato a Roma è "la migliore risposta a chi continua a sostenere che il contributo delle fonti rinnovabili sarà comunque marginale nel futuro del Paese". Una presentazione che ha molto il sapore di un "pride". "Per capire come stanno davvero le cose - spiega il curatore del rapporto Edoardo Zanchini - occorre guardarle nella giusta prospettiva. Se continuiamo a raccontare la questione energetica partendo dalle potenzialità d'installazione delle fossili è chiaro che non c'è gara, ma se scendiamo sul territorio per capire come le comunità rispondono alle esigenze locali allora i numeri ci danno ragione e ci rendiamo conto che gli obiettivi fissati dall'Unione Europea sono raggiungibili con incredibili vantaggi per tutti".
Sarebbe dunque importante aiutare e favorire lo sviluppo tecnologico di questi impianti e non solo la loro installazione, favorire anche lo sviluppo e la nascita di programmi e processi di smaltimento/recupero. Fare tecnologia ed innovazione significa dare un servizio alla comunità a 360° quindi speriamo che a breve un governo “saggio” possa investire maggiormente in tecnologie ed innovazioni, ridurre i contributi ai nostri petrolieri (che li intascano fregandosene dei consumatori e dell'ambiente), L'Italia ha urgente bisogno di un piano di rilancio tecnologico che preveda maggiori risorse e scelte oculate, ci sono grandi potenzialità ma pochissima disponibilità e voglia di sfruttarle, forse perchè ci sono troppi interessi economici in gioco che riguardano i soliti noti della politica e dell'economia del bel Paese

 un'idea intelligente, futurible, futuristica:
 http://canali.kataweb.it/kataweb-consumi/legambiente-premia-i-comuni-rinnovabili/

05/04/11

Clandestini a Lampedusa, presto liberi per l'Italia.. sulla parola

E' paradossale che in Italia dove la parola del cittadino Italiano conta meno di 0 basta vedere i referendum e la loro applicazione oltre che normativa) si dia invece credito a migliaia di clandestini con l'idea che se permettiamo loro di muoversi liberamente per L'Italia questi se ne andranno.
Ma dove volete che vadano In Francia o Germania dove se sgarrano di mezza virgola finiscono in galera o in svizzera dove li caricano istantaneamente su un aereo e li rispediscono a casa se dopo tre mesi non hanno un lavoro?
In Italia per sei mesi farebbero ciò che vogliono e poi.. con le leggi Italiane anzi con il buonismo di certi pirloni politici italiani per non parlare di certi giudici fancazzisti
Permesso di soggiorno temporaneo??!!
ma a quali condizioni così bonariamente non va bene è un arma a doppio taglio nessun controllo nessuna certezza se non quella di avere 20.000 clandestini a zonzo per l'Italia.. Maroni che combini?
La mia personale soluzione per trovare una mediazione allo stallo?
Ok permessi di soggiorno temporaneo ma a quali condizioni? Eccole:
A - Registrazione delle impronte digitali per tutti
B - Dichiarazione di destinazione, ovvero voglio andare in Francia ok permesso e ti accompagno al confine, così per Germania, Svizzera ecc.
C - Voglio restare in Italia? OK ma solo se hai amici o parenti disposti ad ospitarti a queste condizioni:
  1. identificazione dell'abitazione e registrazione per eventuali controlli e verifiche, accompagnati
  2. tempo sei mesi per trovare posto di lavoro altrimenti a casa
  3. responsabilizzazione di chi ospita con penali se l'ospite commette reati o si da alla latitanza

D Non hai nessuno te ne torni a casa possiamo al limite registrarti ed inserirti con precedenza in flussi migratori in modo che in concomitanza di ricerche di personale permessi di entrare in Italia, ecc sarai contattato o inserito in una lista consultabile presso l'ambasciata Italiana del tuo Paese o O prefetture o comuni del tuo Paese.

Così si poteva e potrebbe ragionare ma liberarli tutti sulla semplice parola.. è pericoloso..

Proprio vero siamo gestiti da un gruppo di politici incapaci di prendere posizioni serie, di forzare la mano quando serve, di tutelare gli interessi del nostro Paese..

04/04/11

Buone notizie per i consumatori, finalmente qualcuno che li tutela.
Con la sentenza 15 febbraio 2011 la Commissione Tributaria di Perugia si è pronunciata in merito alla legittimità della tassa di concessione governativa sui telefoni cellulari in abbonamento. Atteso che i giudici di prime cure avevano statuito, con sintetica motivazione, che essa era dovuta in quanto si trattava di una somma accertata a titolo di tributo, la CTr si è espressa diversamente, esaminando dettagliatamente il quadro normativo di riferimento. In effetti, le disposizioni legislative relative al servizio di telefonia mobile sono state profondamente modificate nel corso degli ultimi anni. In particolare, è stato evidenziato che il presupposto per il pagamento della tassa di concessione governativa richiesto in relazione all'impiego di apparecchiature terminali per il servizio pubblico terrestre di telecomunicazioni, ovvero di telefoni cellulari, era in origine regolato dall'art. 21 della tariffa allegata al d.p.r. 641/1972, relativo alla: "Licenza o documento sostitutivo per l'impiego di apparecchiature terminali per il servizio radiomobile pubblico terrestre di comunicazione.”
Successivamente, con specifico riferimento ai telefoni cellulari, intervenne l'art. 3 D.M. n. 33/1990 contenente il "Regolamento concernente il servizio radiomobile pubblico terrestre di comunicazione", che equiparava "a tutti gli effetti" -anche fiscali - il contratto di abbonamento con il gestore del servizio alla licenza di stazione radio.
Pertanto, la tassa di concessione sui telefoni cellulari trovava il suo presupposto impositivo nella "licenza di stazione radio" prevista dall'art. 318 d.p.r. 156/1973, successivamente abrogato dall' art. 218, D.Lgs. 259/2003, ovvero il "Codice delle comunicazioni elettroniche", in vigore dal 16 settembre 2003.
D’altra parte, la Commissione Tributaria adita ha puntualizzato che il riconoscimento del diritto inderogabile di libertà all'uso dei mezzi di comunicazione elettronica, come i telefoni cellulari, è incompatibile con un sistema di 'concessione' della facoltà di utilizzo degli apparecchi o di 'autorizzazione ' al loro uso.
Per quanto riguarda la sussistenza o meno della legittimità della tassa di concessione governativa sui telefoni cellulari, si è precisato come essa manchi nell'attuale sistema, atteso che, da un punto di vista sostanziale, è del tutto assente il presupposto legislativo per l'imposizione tributaria, poiché, l'art. 21 della Tariffa allegata al d.p.r. 641/1972 risulta norma priva di contenuto, in quanto si riferisce ad un atto amministrativo previsto dall’art. 318 d.p.r. 156/1973, ormai abrogato.
Peraltro, nella pronuncia esaminata è stata ribadita la scelta del legislatore di rinunciare al regime concessorio, che costituiva il presupposto giuridico dell'esistenza di un atto amministrativo tassabile (“la licenza di esercizio” o l'equipollente "documento che attesta la condizione di abbonato al servizio di telefonia").
Inoltre, è stato sottolineato come l'art. 3 del D.M. 33/1990, tuttora in vigore, ed anche richiamato dall'art. 21 della tariffa allegata al d.p.r. 641/1972, non può certo costituire la fonte normativa che legittima il tributo in questione, in quanto si tratta di un atto normativo secondario.
In effetti, tale disposizione, originariamente emanata per altre finalità, non prevede espressamente l'obbligazione tributaria, traente origine dal collegamento con l’altra norma abrogata. Per cui, laddove la norma regolamentare farà ancora riferimento ad un regime concessorio, sarà in palese contrasto con norme di legge successive e di grado superiore.
In conclusione, la Commissione Tributaria di Perugia, ha dichiarato non dovuta la tassa di concessione governativa in relazione all'impiego di apparecchiature terminali per il servizio pubblico terrestre di telecomunicazioni.
Cominciate a chiedere i rimborsi e/o farvela sornare dalle fatture, ed attenti, loro porveranno sempre e comunque a farvela pagare.