22/11/11

Obama ed il cerchio della globalizzazione




Direi che il cerchio sta per chiudersi da dove la crisi attuale aveva avuto inizio ora sta per tornare chiudendo un cerchio nel quale la deflagrazione economico/sociale ancora deve presentare il contro dei danni. Obama sta per fare i conti con una situazione politica, economica e sociale che probabilmente non avrebbe mai immaginato. Non che siano sue le colpe sia chiaro o almeno non solo sue (più correttamente sono da espandere all'establishment a cui appartiene ed alle sue opposizioni). Come precedentemente avevo riportato in un vecchio posto (<a href="lo trovate qui">) i nodi al pettine sono arrivati anche per mister Obama.
Direi che se noi siamo in crisi, Obama a breve rischia di esserlo ancora di più, ma per un assurdo gioco di domino questo metterà ancora di più in crisi noi. Sì perchè si parla di Globalizzazione, ma qui l'unica cosa globalizzata è la crisi, ed il fatto che i soldi sono veicolati da pochissimi grandi società/personaggi. A questa regola non pare essere sfuggita nemmeno l'Ameriga dell'innovatore Obama. Anzi la sua base elettorale (quelli del movimento 1%) gli sono contro e lo fanno con forza e senza mezzi termini (fortunatamente sempre in modo civile). Tempi bui e mare in burrasca anche per i soli USA.
Questa situazione porterà, si presume, alla rivisitazione dei fondamenti che hanno elaborato e prodotto l'attuale concetto di Globalizzazione, che lo è solamente in termini di debiti e di crisi economico/finanziarie mentre è una localizzazione delle ricchezze nelle amni di pochi.
La globalizzazione non deve appiattire e rendere omogeneo ma deve permettere a chiunque, mantenendo la propria identità, caratteristiche di raggiungere ogni singolo elemento nel mondo portando ed ottenendo un miglioramento (sia questo un discorso, economico, produttivo, sociale e quanto altro). Per fare questo servono però regole completamente opposte, regole proporzionalmente uguali e rispetto dell'individuo del suo lavoro, della sua cultura, tradizioni e necessità.
Ora non aspettatevi che vi scriva la ricetta non sono così presuntuoso e capace, mi voglio solo limitare a dire che sarebbe importantissimo che si arrivi a considerazioni simili da parte di chi ci dovrebbe guidare e forse questa crisi senza precedenti potrebbe servire a questo. Magra consolazione sicuramente, ma in una situazione così penosa cerchiamo almeno di trovare un filo di ottimismo e di via d'uscita.

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