03/10/11

Equitalia, altro abuso e la fine del gioco


Da oggi Equitalia potrà prelevare i soldi direttamente dai conti correnti, ipotecare le case, l'auto ed i beni delle famiglie e delle persone più in difficoltà in modo rapido, in modo da ucciderli più velocemente, infatti dopo avere la possibilità di applicare tassi da usura, sotto forma di sanzioni, ora potrà fare piazza pulita di piccole imprese e famiglie meno abbienti. Infatti, passati 60 giorni dall'avviso al contribuente debitore (si parla di debiti con lo Stato contratti a partire dal 2007, imposte sui redditi, Iva, Irap), la “rinomata” Equitalia potrà attivare tutti questi mezzi per recuperare il debito. Questo con il bene placido di un governo e di uno stato fuori da qualsiasi logica (da oltre 40 anni), in modo assolutamente anticostituzionale e pericoloso. La prima casa, l'auto ed i beni, non di lusso, ma necessari al sostentamento devono essere intoccabili. Gli ultimi diritti dei poveri se ne vanno, salutateli perché fino alla prossima rivoluzione non li vedremo più. Probabilmente qualcuno conosce Charles Adams, sapete cosa scriveva in un suo libro? Scriveva questo: che una comunità muore quando la quantità di parassiti (tutti coloro che vivono, direttamente o indirettamente, a spese dello Stato) è superiore alla quantità di produttori di ricchezza. E dato che in Italia, quasi il 60% del “famoso” P.I.L. è spesa sociale ormai ci siamo”. Charls aggiungeva che questa gente non molla l'osso finché non è presa a randellate sui denti..(voi cosa ne pensate?)
L'altra cosa sconcertante è che tutto questo avviene con la solita ed inconcepibile passività di un popolo che ormai sa solo chiacchierare e lamentarsi. Sembriamo diventati tutti una sorta di Simpson.
Forse è ora di svegliarsi, di agire contro un sistema (non è più tempo di continuare a ragionare sulle correnti politiche, non ha più senso oggi, dopo tutti questi disastri a destra e sinistra) che tutto fa tranne essere al servizio dei cintatiti che giusto per ricordarlo a tutti, dovrebbero essere i detentori del potere e lo stato essere una loro espressione, essere al loro servizio, in poche parole saremmo noi i datori di lavoro dei governanti e chiedere a loro dazio non il contrario.

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