12/04/11

Questa Europa non ci merita!!


A cosa serve un europa costruita solo per l'interesse dei grandi gruppi e dei potenti mai unita veramente se non per il controllo della moneta e della ricchezza (attraverso i soliti noti), attenta a mantenere la concorrenza al livelli bassi limandola dove dove ha raggiunto certi standard e limitandola dove non c'è, a bloccare lo sviluppo, ad andare contro se stessa e gli ideali su cui è fondata. Troppo comodo fare i perbenisti ed i moralisti in parlamento parlare bene con intenti decorosi e magnanimi e poi quando tocca fare i fatti reali.. Alt!! fermi tutti!! L'ultimo esempio è la gestione dei clandestini che stanno sbarcando a Lampedusa credo sia sotto gli occhi di tutto il comportamento idiota della CEE. Sanno solo pararsi il culo e scappare alle loro responsabilità. La loro morale è questa: Non si può, attenti a cosa fate non potete mandarli da noi teneteli ma attenti a come li trattate e poi con la loro faccia da culo che fanno??... Ci accusarci di violare i diritti umani (e qualche politico imbranato ed incapace si accoda giusto per farsi pubblicità).. Bello venire da noi dire cosa fare dei nostri prodotti delle nostre ricchezze, spesso mettendo i crisi settori nobili della produzione italiana a discapito della qualità, imponendoci di importare schifezze (come latte spesso imbevibile ed avariato o in polvere dalle altre nazioni, buttando il nostro, per non parlare di olio, cereali, per non parlare della svendita della lira o del Parmesan, vera schifezza che sputtana il parmigiano, ecc) A chi serve questa Europa, che dopo aver cercato in tutti i modi di annullare le nostre capacità con l'emanazione di direttive volte a distruggere i nostri prodotti caratteristici, ha dimostrato di essere incapace anche di tutelare le sue origini la sua storia non riuscendo nemmeno a mettere nella sua costituzione il fatto che L'europa ha radici Cristiane, non trovando una linea unica di gestione della politica internazinale ed economica.
A chi serve questa Europa i cui politici rappresentano e tutelano solo gli interessi di tutte quelle grandi "Lobbies" industriali, commerciali, finanziarie che se li eleggono finanziandone le varie campagne elettorali? Un Europa dove un gruppo di privati gestisce i nostri soldi ovvero il ricavato del nostro lavoro, prestandoci in cambio il loro denaro (stampato da loro con pochissimi centesimi di spesa e valutandolo poi 100 volte di più) in cambio interessi salati, guadagnando così l'impossibile, generando una perdita di valore incalcolabile a discapito nostro del nostro lavoro delle nostre famiglie, del nostro sudore dei nostri interessi, riuscendo spesso a decidere le sorti di interi settori economici in base alle loro mire di interesse e potere.

Vi riporto la traccia di un articolo scritto in tempi non sospetti prima dell'introduzione dell'euro che doveva essere simbolo di questa europa.
.... Stando alla teoria delle aree valutarie ottimali ci sarebbe da aspettarsi un aumento degli spostamenti di persone sul continente europeo, tutte alla ricerca del lavoro meglio remunerato. Abbiamo detto che, ordinati per grado, gli ammortizzatori di differenze di produttività sono i cambi flessibili, i prezzi flessibili o la flessibilità delle persone stesse. In realtà ci sarebbe una quarta possibilità per ovviare alle disparità naturali e storiche tra le regioni: una gigantesca ripartizione. Ecco allora svelato l’arcano: ci sono forti motivi di credere che, a medio termine, proprio l’introduzione dell’Euro potrebbe condizionare un aumento dell’attività di ripartizione, giustificando così il nascente Stato Europeo nel suo nobile scopo di attutire le disparità regionali tra i suoi cittadini. Disparità accentuate tuttavia dalla mancanza di alternative monetarie, dai prezzi ingabbiati in mille regolamentazioni per difendere i consumatori e dalla bassa mobilità – essenzialmente per motivi culturali e linguistici, al contrario dei cugini americani – dei cittadini europei. Il puzzle interventista sembra dunque prendere forma. “
Per fare un esempio rimanendo nei nostri limiti
È un dato di fatto che nord e sud Italia non siano omogenei nelle rispettive capacità produttive: il primo con maggiori produttività ed intensità di infrastrutture, il secondo più agricolo. Se fossero esistite due Lire, una meridionale e una settentrionale, probabilmente la prima sarebbe stata più debole della seconda, facilitando così la produzione meridionale e le relative esportazioni e riflettendo la minore produttività, determinando un aumento produttivo meridionale ed un incremento di sviluppo. Nell’assenza di questo “ammortizzatore valutario” dovrebbero essere i diversi prezzi a svolgere sussidiariamente questa funzione. In effetti si nota (anche oggi), non a caso, un minore livello dei prezzi al sud. Se tuttavia anche i prezzi sono troppo rigidi, la disparità di produttività può compensarsi in un solo modo: con lo spostamento dei fattori di produzione. Ed è quanto purtroppo è storicamente avvenuto.
Fermiamo questo progetto di un Europa inutile e sbagliato che produce solo differenze, attriti e instabilità.
Ed allora prendiamo il coraggio di urlare la nostra dignità, il nostro valore la nostra o le nostre identità, e diciamo, "Europa, NO grazie!!. Diciamo anche basta a questa e generalizzazione volta solo all'annullamento delle singole coscienze.
Siamo il Paese Europe con più storia, più ricchezze naturalli, artistiche architettoniche, con una struttura agro-alimentare unica e dovremmo dipendere da dei cialtroni attenti solo ai loro interessi!!??


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