Una patrimoniale mascherata, ma non troppo
Presupposto della
TASI. Il presupposto oggettivo per l’applicazione della TASI (Tributo sui
servizi indivisibili dei Comuni), è il possesso o la detenzione a qualsiasi
titolo di fabbricati ed aree edificabili ivi
compresa l’abitazione principale. Fanno eccezione i terreni agricoli.
Più comunemente la tasi viene definita come tassa sui servizi
indivisibili ovvero servirebbe per pagare quei servizi emessi dal comune come:
•
Polizia locale e Protezione civile;
•
viabilità e circolazione stradale;
•
illuminazione pubblica;
•
servizi relativi ai parchi e alla tutela
ambientale del verde, altri servizi relativi al territorio e
all’ambiente;
all’ambiente;
•
cultura e biblioteche;
•
servizi demografici;
•
servizi cimiteriali.
Una domanda sorge spontanea:
Ma fino al 31/12/2013 questi servizi non li pagava nessuno?
Tutti i comuni erano morosi perché i loro abitanti non pagavano
questi servizi (costi)? Non mi pare. I comuni hanno sempre
recepito tramite tassazioni di altro genere la copertura dei costi di quei
servizi. Ora se la Tasi è la nuova tassa per cui si pagano quei
servizi, il cittadino cosa fa li paga due volte? Li paga tramite normale
tassazione ed in più la Tasi o quello che paga come tasi gli viene detratto da
altre tasse (magari irpef?). Purtroppo non sarà così ancora una volta il
cittadino viene beffato e gabbato. Non una sola volta ma più volte.
La prima. Perchè
questo stato codardo non ha il coraggio di emettere una propria tassa ed
obbliga i comuni ad agire indirettamente per conto suo. Lo stato assorbe enormi
risorse locali e di contro restituisce sempre meno. Obbliga quindi i comuni a
recuperare quanto non viene loro restituito con una nuova tassa a carico dei
propri cittadini.
La seconda. La TASI non è una tassa sui servizi, come
si vuole far passare, ma è come si può estrapolare dal presupposto iniziale
(che è parte del testo di legge), una mini patrimoniale che sovraccarica
ulteriormente gli impegni fiscali dei contribuenti.
La terza. La tasi non genererà alcun vantaggio perchè dovrà coprire quanto
ingiustamente lo stato centrale nella sua inefficienza ed incapacità si mangia
La quarta. La tasi è un caos anche nel calcolo. L’aliquota
può arrivare allo 0,25% senza che il comune abbia l’obbligo di effettuare
detrazioni o allo 0,33% se invece si definiscono anche le detrazioni. Per gli
altri immobili l’aliquota dipende da quella Imu: la somma tra i due tributi non
può superare l’1,06% (ridotto allo 0,6% per le abitazioni principali di lusso);
il comune può aggiungere un altro 0,08% se sull’abitazione principale applica
detrazioni e impone un’aliquota non superiore allo 0,25%. Già da questa
spiegazione si può capire a che livello di complicazione si sia arrivati e
quesgto dimostra ancora una volta come i nostri politici/tecnici abbiano idee
chiare ed innovative.
La quarta. La TASI è l'ennesima tassa emessa da un
sistema che vive di tasse e di tasse muore in quanto nonostante il continuo
incremento del carico fiscale genere continui disavanzi, perdite, taglia la
qualità dei servizi, abbandona la propria gente svendendola ai poteri forti
dell'economia Europea.
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