06/12/10

cartelle esattoriali di fine anno.. auguriiiii





Siamo verso fine anno e come sempre accade sono in uscita ed in arrivo centinaia di migliaia di cartelle esattoriali, la maggior parte probabilmente saranno le cosiddette cartelle Pazze.
Questo gioco delle istituzioni è un “gioco sporco”. Essendo el cartelle esattoriali dei documenti che imputano l'iscrizione al ruolo ovvero l'inserimento del contribuente negli elenchi dei debitori dell'Erario per tributi e accessori relativi ad un periodo di imposta, questo permette allo stato di inserire l'importo a bilancio e quindi offrire un potenziale introito che aumenta il fatturato Italia, in tal modo si presenta alla UE o chi per essa analizza i bilanci di uno stato, un documento sicuramente ben più ricco rispetto alla realtà dei fatti, senza però indicare ed avere certezza delle cartelle emesse e della certezza della riscossione.
Un trucchetto assurdo ammesso oltretutto dalla UE che attraverso questi controlli rilascia definisce la solidità di uno stato e di un governo ed eventualmente decide in base a sanzioni, restrizioni ,ecc.
C'è da aggiungere che chi gestisce queste cartelle come per esempio Equitalia ha dimostrato enorme incapacità e la ripetizione di grossolani errori. A riprova di questo Equitalia è stata recentemente condannata  al pagamento di Euro 1.465.384, con rivalutazione e interessi, con sentenza della Corte dei Conti n. 28 del 2009, con la quale la Corte ha affermato che il  concessionario non ha curato con la necessaria diligenza l'organizzazione ed il funzionamento del servizio di riscossione.
Insomma con un trucco meschino in dieci anni l'amministrazione pubblica si è mangiata più di 11 miliardi di euro non dovuti che però purtroppo molte persone si sono viste costrette a pagare.
Un altra strana cosa è che in Italia se sei accusato come prima cosa tu devi dimostrare di essere innocente, non è l'accusa che deve dimostrare prima la tua colpevolezza e su questo concetto l'agenzia delle entrate emana attraverso i vari concessionari queste cartelle pazze e poi il contribuente si arrangerà, se non dimostra di aver pagato sono come sempre cavoli suoi.
Oltretutto con le cartelle pazze, gli esattori avrebbero preteso, comunque, le somme iscritte a ruolo, applicando il principio già dichiarato incostituzionale del "solve et repete", cioè "prima paghi e poi ricorri"; hanno cercato di applicare questo principio anche in presenza di sentenze favorevoli ai contribuenti dei Giudici di pace o delle Commissioni tributarie.

Anche questa è l'Italia.. che a voi piace?

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