31/07/13

Integrazione.. un seme su un terreno arido


La favola dell'integrazione ce la stanno raccontando, montando, spalmando ovunque sembra l'unico vero problema di questo nostro Paese. Un'altra cortina fumogena sparata negli occhi della gente, sempre più dormiente, sopita, rimbambita da un sistema subdolo quanto ingannevole.
Ha senso parlare di integrazione, spendere soldi per un ministero per l'integrazione quanto abbiamo uno stato sociale allo sbaraglio? Quando la gente non arriva a fine mese, quando i diritti del cittadino vengono irrisi (esempio modifica art. 138 costituzione) quando lo stato succhia linfa vitale dalla gente (tasse spropositate), quando uno stato non tutela i cittadini? (siamo alla mercè delle banche e dei grandi gruppi economici che ci impongono costi senza uguali e senza senso).. Con tutto questo si può parlare e pretendere una corretta e tranquilla integrazione?
Difficilmente ci può essere integrazione in questa situazioni. Le situazioni di carenza o mancanza di integrazione sono un fenomeno consistente nel declino di una società causato da un mutamento nelle condizioni di esistenza e funzionalità di determinati gruppi sociali che possono sfociare nella formazione di movimenti sociali e politici spesso incontrollabili e pericolosi. L'equilibrio sociale risulta quindi fondamentale per lo sviluppo e l'integrazione. Prima di attuare una vera operazione di integrazione serve ridare fiducia, sicurezza e benessere alla società, alle persone alle famiglie. Serve rinforzare e riportare in auge valori che sono all'origine della nostra società, è necessario permettere all'essere umano non di sopravvivere, ma di vivere, formarsi, crescere e migliorarsi. Oggi siamo troppo spesso soggetti a forze disgreganti che ci rendono schiavi.
Le attuali condizioni e forzature rappresentano un progetto meschino di mascherare e nascondere le problematiche reali, l'incapacità di chi governa questo paese, cercando di scaricare le colpe sulla società o su taluni elementi della stessa, innescando polemiche inutili.
Più dell'integrazione oggi servono, moralità, coerenza, onestà, fiducia, se ciò non viene concesso e realizzato da chi ci governa.. la cosa ancor principale che serve potrebbe essere una rivoluzione.. anche questo la storia lo insegna..

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