13/03/12

Il pane quando anche l'ultima certezza se ne va




L'Italia ha molte ottime peculiarità e tra queste sicuramente l'ampia gamma di ottimo pane prodotto in cui sicuramente eccelle.
Ebbene ormai nemmeno questo è più una certezza una sicurezza. Si perchè i grandi gruppi di distribuzione lo importano da paesi esteri (principalmente Romania) pane prodotto precotto, congelato in quei Paesi e poi importato in Italia dove viene ultimata la cottura ed impacchettato (dove spesso si dimenticano di scrivere che il prodotto è stato fatto all'estero).
La cosa assurda è che se in Italia c'è una verifica a livello ambientale/sanitario che non ha paragoni in nessun altro posto, all'estero non si hanno certezze di questi controlli ed obblighi. Ancora, questi grandi produttori esteri spesso sono sovvenzionati dalla UE. Ma come? Alla faccia della concorrenza sleale, un paese non può aiutare le proprie aziende perché sarebbero aiuti di stato quindi non consentiti da questa associazione denominata EU, mentre essa stessa favorisce la concorrenza lo sviluppo e la crescita di intere filiere senza dettare regole comportamentali, di sicurezza, sanitarie uguali per tutti? Non è concorrenza sleale questa?
Insomma questa U.E non contribuisce certo allo sviluppo, anzi possiamo affermare che con le proprie “Regole” riesce a gestire i flussi di mercato, la forza economica di un paese, la sua indipendenza economica come meglio gli pare ad uso e consumo dei grandi gruppi e dei loro interessi.
E' bello vedere che noi italiani poi siamo i primi a dar man forte a questa politica fregandocene di ciò che compriamo, (rimettendoci anche in salute) non pretendendo chiarezza sulle etichette, non favorendo i nostri prodotti. Che paese senza palle siamo diventato, siamo una marionetta a cui vengono imposte le parti più ridicole di questo copino UE, mentre gli altri se la godono e se la ridono.
Siamo un Paese che non hpuò più nemmeno rpetendere di mangiare il proprio pane!
Manca solo che dopo le quote latte mettano le quote pane e pasta.

Nessun commento:

Posta un commento