03/01/11

Diritti, libertà, storia e ... l'islam


21 sono le vittime di un ennesimo e vile attacco di carattere religioso ai danni di cristiani.
Ma nessun politico, in particolare nessuno di estrazione sinistroide, ha proferito parole di sdegno o indetto cortei in difesa del cristianesimo e della libertà di culto.
Se si fosse trattato di difendere IL DIRITTO e la LIBETA di culto e far costruire una mosche in qualche Comune in Italia, allora sì avremmo assistito a scene di sdegno, di attacchi al governo, ad una serie di manifestazioni in difesa di diritti, in nome della democrazia, della libertà e bla bla bla.
C'è una leggenda metropolitana che narra della democraticità dei paesi islamici (già Islam e democrazia sono un poco in antitesi) secondo i quali loro ti permettono di fare qualsiasi cosa da loro, costruire chiesi e proclamare la tua fede.
Sarà ma io tutta questa libertà non l'ho mai percepita, anzi, ho sempre letto di attacchi alle chiese, di cristiani uccisi, di vili rappresaglie e sempre commesse da islamici verso cristiani. Oltretutto azioni spesso giustificate da certi nostri politici e ben pensanti con frasi tipo: ma noi con le crociate abbiamo fatto ben peggio.!!Sti caxxi, Vero, ma vi ricordate la storia, cosa fecero gli islamici dal 500 al 1100 con le loro guerre di conquisa? Provate a leggere la storia a chiedere in Spagna ed in Austria (ed altri stati) cosa hanno fatto questi signori qualche secolo fa in nome dell'islam, cosa hanno fatto a donne e bambini, leggete informatevi e forse capirete, senza dover dipendere da politici insulsi, dalla tv per mentecatti e da un sistema che sempre più fa il lavaggio del cervello.
MI domando come sia possibile rileggere solo una parte di storia per poi poterla sfruttare a proprio vantaggio, con quale meschina coscienza e vigliacca personalità si possano accettare certe azioni, difendere certe posizioni e tacere su altre.
La cosa incedibile è che queste non sono azioni sporadiche, anzi, provate a cercare su internet e vedrete, esiste un vero e proprio attacco su scala mondiale, per loro è normale e un obbligo è un compito, per noi invece cosa è questo? Perché accettiamo o meglio perchè i nostri governi il papa accetta queste situazioni, in nome di chi o di cosa di quali accordi?
L'islma d'altra parte è sempre stato cullo di democrazia, di separazione tra politica e religione, cultura basata sul diritto e sull'uguaglianza, questo potrebbe pensarlo un marziano che sente certi discorsi malsani, ipocriti e di interessi di parte, ma la realtà è altro, lo dice la storia, lo raccontano i fatti, quelli veri non le interpretazioni e le manipolazioni di parte di un sistema blasfemo e corrotto.
Se pensate che nella costituzione europea (tanto vantata pure dal sig. Fini) non si è voluto menzionare che l'Europa ha radici Cristiane, per non offendere eventuali ingressi, nell'unione di Paesi Arabi, potete immaginare a che livello siamo di tutela culturale, storica e dei diritti in casa nostra.

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