Direi che il cerchio sta per chiudersi
da dove la crisi attuale aveva avuto inizio ora sta per tornare
chiudendo un cerchio nel quale la deflagrazione economico/sociale
ancora deve presentare il contro dei danni. Obama sta per fare i
conti con una situazione politica, economica e sociale che
probabilmente non avrebbe mai immaginato. Non che siano sue le colpe
sia chiaro o almeno non solo sue (più correttamente sono da
espandere all'establishment a cui appartiene ed alle sue
opposizioni). Come precedentemente avevo riportato in un vecchio
posto (<a
href="lo trovate qui">) i nodi al pettine sono arrivati anche per
mister Obama.
Direi che se noi siamo in crisi, Obama
a breve rischia di esserlo ancora di più, ma per un assurdo gioco di
domino questo metterà ancora di più in crisi noi. Sì perchè si
parla di Globalizzazione, ma qui l'unica cosa globalizzata è la
crisi, ed il fatto che i soldi sono veicolati da pochissimi grandi
società/personaggi. A questa regola non pare essere sfuggita nemmeno
l'Ameriga dell'innovatore Obama. Anzi la sua base elettorale (quelli
del movimento 1%) gli sono contro e lo fanno con forza e senza mezzi
termini (fortunatamente sempre in modo civile). Tempi bui e mare in
burrasca anche per i soli USA.
Questa situazione porterà, si presume,
alla rivisitazione dei fondamenti che hanno elaborato e prodotto
l'attuale concetto di Globalizzazione, che lo è solamente in termini
di debiti e di crisi economico/finanziarie mentre è una
localizzazione delle ricchezze nelle amni di pochi.
La globalizzazione non deve appiattire
e rendere omogeneo ma deve permettere a chiunque, mantenendo la
propria identità, caratteristiche di raggiungere ogni singolo
elemento nel mondo portando ed ottenendo un miglioramento (sia questo
un discorso, economico, produttivo, sociale e quanto altro). Per fare
questo servono però regole completamente opposte, regole
proporzionalmente uguali e rispetto dell'individuo del suo lavoro,
della sua cultura, tradizioni e necessità.
Ora non aspettatevi che vi scriva la
ricetta non sono così presuntuoso e capace, mi voglio solo limitare
a dire che sarebbe importantissimo che si arrivi a considerazioni
simili da parte di chi ci dovrebbe guidare e forse questa crisi senza
precedenti potrebbe servire a questo. Magra consolazione sicuramente,
ma in una situazione così penosa cerchiamo almeno di trovare un filo
di ottimismo e di via d'uscita.
Nessun commento:
Posta un commento