21/11/11

Tasse per tutti, ma vantaggi?



La tassa, nell'ordinamento tributario italiano, è una somma dovuta dai privati cittadini allo stato e si differenzia dall'imposta in quanto applicata secondo il principio della controprestazione: essa è cioè legata ad un pagamento di una somma di denaro, dovute da un soggetto quale corrispettivo per la prestazione a suo favore di un servizio offerto da parte di un ente pubblico (ad esempio tasse portuali ed aeroportuali, concessioni, autorizzazioni, licenze).
Ora mi dite in Italia che servizio pubblico di valore e di efficace esista e se quelli davvero efficienti valgono l'enorme tassazione cui siamo sottoposti?
Pagare una tasse è un obbligo, vero, ma anche ricevere servizi funzionali e validi per il cittadino è un obbligo. In questi decenni le tasse sono servite principalmente a coprire una gestione assurda è sbagliata del nostro Paese, a coprire l'incapacità di un sistema ed i danni che questo a procurato.
La tassa è un obbligo ma ancora prima è obbligo il rispetto e la dignità del cittadino che non è al servizio dello stato ma viceversa. Pretendere tasse per coprire errori è danni non è a mio parere corretto, sopratutto è antidemocratico aumentarle per dover colmare gap derivanti da carenze ed inefficienze di un sistema politico amministrativo. Ancor peggio è doverle pagare in modo maggiormente oneroso perché imposto da realtà esterne al proprio sistema che ledono ed invadono i principali e più comuni diritti del cittadino, invadono e ledono la sua libertà e la sua autonomia.
La tassazione è un obbligo da corrispondere a fronte di un servizio/vantaggio reale acquisito.
Oggi tassare sembra invece essere il metodo più semplice per riparare a degli errori. Non è così non deve e non può essere così.
Questo sistema genera un immagine del concetto di tassazione che prevalici la natura stessa della tassazione di un Paese democratico e moderno. Invece di ricorre a strumenti intelligenti, all'ottimizzazione delle procedure e delle risorse, invece di regolamentare settori al fine produttivi e non, invece di utilizzare l'intelligenza e la capacità operativa (cosa che sta scomparendo in questo Paese) si tassa!!
Pagare le tasse come detto è un obbligo ed è giusto, ma a fronte di altrettanti giusti ritorni, pagare le tasse non deve significare imporre una questua che impoverisce, la tassa nei concetti moderni, non deve impoverire, ma indirettamente rafforzare e migliorare (con servizi di vario genere), ma secondo voi questo in Italia accade?
Nella storia troppe tasse hanno portato solo a grandi rivoluzioni, ma queste lezioni sembra proprio non entrino nella testa di chi governa..

Nessun commento:

Posta un commento