L'energia è un servizio/bene a cui siamo sempre più legate e dalla quale dipendiamo sempre più, questo però non significa distruggere l'ambiente e noi stessi per poterla produrre. Altra cosa importante dovremmo anche imparare ad usarla e non sprecarla. La questione energetica è quindi sempre di primaria importanza ed interesse .Si parla molto di Nucleare, discussione spinosa e di difficile soluzione, una cosa invece che sembra andare bene c'è. Con una serie di vantaggi, almeno attuali (anche se molti prevedono problemi per quanto concerne lo smaltimento futuro,) di notevole interesse: L'energia Solare
Un comune su otto in Italia è autosufficiente dal punto di vista elettrico grazie a sole, vento, biomasse e geotermia; a Lecce si produce più elettricità verde di Friburgo, la celebrata capitale tedesca del fotovoltaico; nel 94% dei municipi italiani è presente ormai almeno un impianto rinnovabile. Accusate di essere troppo costose, marginali e inaffidabili, le fonti verdi si prendono la loro rivincita e lo fanno con "Comuni Rinnovabili 2011", il dossier di Legambiente che fotografa la diffusione delle micro centrali ad energia alternativa sul territorio nazionale.
Giunto alla sua sesta edizione, il rapporto illustrato a Roma è "la migliore risposta a chi continua a sostenere che il contributo delle fonti rinnovabili sarà comunque marginale nel futuro del Paese". Una presentazione che ha molto il sapore di un "pride". "Per capire come stanno davvero le cose - spiega il curatore del rapporto Edoardo Zanchini - occorre guardarle nella giusta prospettiva. Se continuiamo a raccontare la questione energetica partendo dalle potenzialità d'installazione delle fossili è chiaro che non c'è gara, ma se scendiamo sul territorio per capire come le comunità rispondono alle esigenze locali allora i numeri ci danno ragione e ci rendiamo conto che gli obiettivi fissati dall'Unione Europea sono raggiungibili con incredibili vantaggi per tutti".
Giunto alla sua sesta edizione, il rapporto illustrato a Roma è "la migliore risposta a chi continua a sostenere che il contributo delle fonti rinnovabili sarà comunque marginale nel futuro del Paese". Una presentazione che ha molto il sapore di un "pride". "Per capire come stanno davvero le cose - spiega il curatore del rapporto Edoardo Zanchini - occorre guardarle nella giusta prospettiva. Se continuiamo a raccontare la questione energetica partendo dalle potenzialità d'installazione delle fossili è chiaro che non c'è gara, ma se scendiamo sul territorio per capire come le comunità rispondono alle esigenze locali allora i numeri ci danno ragione e ci rendiamo conto che gli obiettivi fissati dall'Unione Europea sono raggiungibili con incredibili vantaggi per tutti".
Sarebbe dunque importante aiutare e favorire lo sviluppo tecnologico di questi impianti e non solo la loro installazione, favorire anche lo sviluppo e la nascita di programmi e processi di smaltimento/recupero. Fare tecnologia ed innovazione significa dare un servizio alla comunità a 360° quindi speriamo che a breve un governo “saggio” possa investire maggiormente in tecnologie ed innovazioni, ridurre i contributi ai nostri petrolieri (che li intascano fregandosene dei consumatori e dell'ambiente), L'Italia ha urgente bisogno di un piano di rilancio tecnologico che preveda maggiori risorse e scelte oculate, ci sono grandi potenzialità ma pochissima disponibilità e voglia di sfruttarle, forse perchè ci sono troppi interessi economici in gioco che riguardano i soliti noti della politica e dell'economia del bel Paese
un'idea intelligente, futurible, futuristica:
http://canali.kataweb.it/kataweb-consumi/legambiente-premia-i-comuni-rinnovabili/
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