Il valore della moneta (non il costo del denaro) ovvero quel pezzo di carta che portiamo in tasca per noi è un debito! Si avete letto bene in quanto non appartiene a noi ma ad una Banca che ne vuole in cambio interessi dallo stato. Noi non abbiamo in tasca, come nel caso di una moneta d'oro, un nostro valore reale, ma abbiamo un pezzo di carta a cui la UE o le banche centrali hanno deciso di dare un valore senza che vi sia un elemento reale a determinarlo (esempio oro)
Per maggiore chiarezza la moneta così come il metro o il Kg è un misuratore se i kg misura il peso, il metro la lunghezza, la moneta misura il valore, ma la sua validità non è relativa. Relativa alla comunità di soggetti che sceglie di usare questo metro di misura. Quindi chi conferisce validità al denaro è la convenzione collettiva. Trattandosi di un valore pubblico questo dovrebbe essere garantito e gestito dallo stato che ci rappresenta e garantisce appunto il valore stesso. Oggi la cosa è diversa, le persone producono un bene ma il valore è delle banche che attraverso la stampa della moneta ne permettono e gestiscono la distribuzione e quindi ne influenzano il valore stesso.
La moneta è misura del valore, ma anche valore della misura. Perché? Perché ogni unità di misura ha necessariamente la qualità corrispondente di quello che deve misurare
Altro elemento, se inizialmente la moneta nasce come un aiuto, una facilitazione di scambi e misura dei beni, nella fase successiva assume la dignità del bene stesso. Innescando un dubbio tipo: Nasce prima l’uovo o la gallina? Il denaro o il bene?
Il denaro, e chi ne ha pretesa di proprietà (banche centrali) di conseguenza, ha superato il valore del bene, portando il debito sulle spalle dell’uomo, indipendentemente dalla sua facoltà di lavoro e di capacità a produrre beni e servizi, questo perchè il proprietario del denaro lo ha prestato allo stato e quindi alla gente, ma poi lo rivuole indietro ed intanto però chiede gli interessi. Quest’uomo produce “solo” beni, non denaro, il denaro lo creano, lo stampano, le banche, e quindi dipenderà sempre da loro. Perchè, semplice perché lo stato ha rinunciato alla sua posizione di garante regalando alle banche il diritto di stampare soldi senza dovergli attribuire un reale valore,100 euro vengono prodotti con una spesa di 50 centesimi, come è possibile che valgano 100 euro? La differenza tra 50 centesimi e 100 euro noi la dobbiamo riconoscere alla banca senza che questa abbia messo in commercio una ricchezza di apri valore di conseguenza c'è un enorme perdita da parte della gente.
In poche parole noi riconosciamo alle banche un valore che è inesistente per questo motivo il deficit di uno stato aumenta così come aumenta il suo indebitamento, perché dobbiamo a delle banche (oltretutto in mano ai privati) una tassa che non gli spetta poiché la moneta dovrebbe essere di uno stato. Ecco come mai sentiamo dire non ci sono soldi in giro, ovvio se abbiamo una tassa talmente enorme da versa senza avere in cambio un bene un valore sarà sempre peggio. Inoltre gli stati che fanno? Per far fronte a questa situazione sono costretti ad aumentare il debito pubblico emanando obbligazioni che guarda caso vengono acquistate da altri stati ed altre banche .
Quando la moneta era d’oro, chi l’aveva in tasca era padrone della sua moneta. Perchè era emessa dallo stato ed aveva un valore rappresentato dal bene oro. Noi oggi ci illudiamo di essere proprietari dei soldi che abbiamo in tasca. Noi siamo i debitori dei soldi nostri, perché la banca centrale emette solo prestando, quindi quando circola la moneta, circola un oggetto gravato di debito verso la BC, e come fa la banca centrale a riprendersi questi soldi che ha prestato? Con il fisco e gli interessi bancari.
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