L'Italia ha molte ottime peculiarità e
tra queste sicuramente l'ampia gamma di ottimo pane prodotto in cui
sicuramente eccelle.
Ebbene ormai nemmeno questo è più una
certezza una sicurezza. Si perchè i grandi gruppi di distribuzione
lo importano da paesi esteri (principalmente Romania) pane prodotto
precotto, congelato in quei Paesi e poi importato in Italia dove
viene ultimata la cottura ed impacchettato (dove spesso si
dimenticano di scrivere che il prodotto è stato fatto all'estero).
La cosa assurda è che se in Italia c'è
una verifica a livello ambientale/sanitario che non ha paragoni in
nessun altro posto, all'estero non si hanno certezze di questi
controlli ed obblighi. Ancora, questi grandi produttori esteri spesso
sono sovvenzionati dalla UE. Ma come? Alla faccia della concorrenza
sleale, un paese non può aiutare le proprie aziende perché
sarebbero aiuti di stato quindi non consentiti da questa associazione
denominata EU, mentre essa stessa favorisce la concorrenza lo
sviluppo e la crescita di intere filiere senza dettare regole
comportamentali, di sicurezza, sanitarie uguali per tutti? Non è
concorrenza sleale questa?
Insomma questa U.E non contribuisce
certo allo sviluppo, anzi possiamo affermare che con le proprie
“Regole” riesce a gestire i flussi di mercato, la forza
economica di un paese, la sua indipendenza economica come meglio gli
pare ad uso e consumo dei grandi gruppi e dei loro interessi.
E' bello vedere che noi italiani poi
siamo i primi a dar man forte a questa politica fregandocene di ciò
che compriamo, (rimettendoci anche in salute) non pretendendo
chiarezza sulle etichette, non favorendo i nostri prodotti. Che paese
senza palle siamo diventato, siamo una marionetta a cui vengono
imposte le parti più ridicole di questo copino UE, mentre gli altri
se la godono e se la ridono.
Siamo un Paese che non hpuò più nemmeno rpetendere di mangiare il proprio pane!
Manca solo che dopo le quote latte mettano le quote pane e pasta.
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